A Rieti la presentazione del libro di Mirella Correggia “Nutrire in pace”

La Casa dei Popoli di via Carocci 3 a Rieti (zona Borgo) sabato 15 febbraio ospiterà dalle ore 16 alle ore 19 la presentazione del libro “Nutrire in pace”. All’iniziativa, promossa dall’associazione Postribù, sarà presente l’autrice, la giornalista, scrittrice e pacifista Marinella Correggia, che verrà intervistata dalla giornalista Paola Rita Nives Cuzzocrea per poi guidare i partecipanti e le partecipanti in un mini corso per la realizzazione di salse veloci e dolcetti crudi (tutti con una storia da raccontare), una breve presentazione delle quattro famiglie vegetali del futuro, per terminare con una degustazione rigorosamente senza rifiuti. Il contributo è di 8 euro con cui sarà possibile avere il libro, partecipare al mini corso e alla degustazione, oltre a contribuire ad una donazione per la realizzazione di un frutteto in Congo (che verrà certificata inviando ai partecipanti l’email con l’avvenuta donazione).

Per prenotare inviare un messaggio WhatsApp al numero 338 4096399.

Di cosa parla il libro? I sistemi agroalimentari mondiali sono al centro di studi, proposte, proteste, promesse, impegni, politiche, sforzi, ritardi. La questione alimentare è vittima e artefice di problemi globali. Un filo rosso che tutto collega. Fra denunce e proposte, presente e futuro possibile, queste pagine si concentrano su quattro gruppi alimentari vegetali centrali nell’indispensabile cambiamento, a partire dall’abbandono della zootecnia intensiva. Ecco le famiglie nutrienti. Legumi provvidenziali nel campo e nel piatto. Cereali non omologati. Frutta a guscio ovvero proteine dagli alberi. Semi oleaginosi (e proteici) come umili e negletti super-food. Una lunga, avventurosa storia di biodiversità.
Nel testo, decine di realtà agricole, e altri protagonisti, espongono in una specie di auto-analisi forze e debolezze, minacce e opportunità di queste antiche produzioni per il futuro. Complessa e aleatoria, l’attività primaria. L’altro soggetto sono i consumatori, singoli e associati: il gruppo più ampio di attori nei sistemi agroalimentari. Ragionare su quel che si mette nel piatto diventa un fatto agricolo, ecologico, etico, salutistico e politico. Purché le istituzioni sostengano lo sforzo. E perché il titolo Nutrire in pace? Perché nutrire-nutrirsi e vivere senza il macello di una guerra sono diritti e doveri fondamentali di ogni essere. Perché anche a livello di cibo va fatta pace con la natura. E perché «sotto la guerra, fame»; i contadini e l’attività agricola, soprattutto nelle aree povere del mondo, sono le prime vittime dei conflitti locali, regionali, internazionali. La speranza è che proprio da chi produce nutrimento ed è spesso invisibile possa arrivare la ribellione decisiva per mettere fine agli inferni bellici. Niente braccia per la guerra, più braccia per la pace e per la terra, così come per la Terra.