Per richiamare l’attenzione sul mondo del lavoro al femminile e sulla tutela prevista per le donne che si infortunano a causa dell’attività lavorativa o rimangono permanentemente invalide per aver contratto una malattia professionale, la Sezione ANMIL (Associazione fra Lavoratori Mutilati ed Invalidi del lavoro) di Rieti, in occasione della Giornata internazionale della Donna 2018, organizza il 10 Maggio alle ore 10,30 presso la Sala Riunioni dell’INAIL di Rieti, un incontro, in cui verrà presentato un aggiornamento statistico del fenomeno degli infortuni al femminile curato dagli esperti ANMIL sui dati INAIL.
All’evento intervengono: saluti Responsabile Inail Elena Isabella Valenzi, Assessore alle Pari Opportunità, Innovazione tecnologica, Digitalizzazione della P.A., Rapporti con le Associazioni del Comune di Rieti Elisa Masotti, Presidente Territoriale ANMIL sede di Rieti Claudio Betti, Rappresentante Donna ANMIL sede di Rieti Margherita Sperelli, Docente responsabile progetto ANMIL “Primi in Sicurezza” dell’I.F.R. di Poggio Mirteto Chiara Dionisi. Modera l’incontro Silvia Patacchiola.
In una società complessa ed eterogenea, come quella attuale, il ruolo della donna e la conciliazione tra esigenze lavorative e familiari diventano sempre più difficili e proprio alla luce delle condizioni di lavoro e dell’importanza delle donne nell’economia, l’ANMIL vuole focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni sulla tematica, in un’ottica di miglioramento del contesto sociale, di vita e lavorativo soprattutto delle lavoratrici rimaste vittime di infortuni, anche per offrire un contributo concreto.
Se si esaminano gli ultimi dati al femminile disponibili (Open Data INAIL) si evince che in Italia, nel 2017, si sono registrati 228.744 infortuni, di cui 179.074 in occasione di lavoro e 49.670 in itinere, e, nel periodo 2017-2013, si è avuta una variazione sul totale di -6,7%. Per quanto riguarda invece gli infortuni mortali, il 2017 ha visto 102 casi, di cui 48 in occasione di lavoro e 54 in itinere.
Per quanto riguarda il territorio regionale, nel 2017 si sono registrati 18.603 infortuni, di cui 13.087 in occasione di lavoro e 5.516 in itinere, e, nel periodo 2017-2013, si è avuta una variazione sul totale del -7,4%. Per quanto concerne invece gli infortuni mortali, il 2017 ha visto 9 casi, di cui 5 in occasione di lavoro e 4 in itinere.
“Oltre a quanto mostrano le statistiche sul fenomeno degli infortuni al femminile – dichiara il Presidente territoriale ANMIL Claudio Betti- c’è di più. Infatti, non possiamo non citare l’aumento dell’occupazione femminile e l’ingresso delle donne in settori lavorativi ad alto rischio di infortuni che, fino a ieri, prevedevano esclusivamente lavorazioni destinate agli uomini. A tutto ciò si affiancano i problemi legati alle gravi conseguenze socio psicologiche derivanti da un eventuale infortunio occorso alla donna e il difficile recupero dell’autostima che condiziona l’incapacità di ricostruire una serena vita affettiva familiare, sociale e lavorativa”.
“Pertanto – conclude il Presidente – riteniamo che sia un dovere di tutti cercare di passare, in tempi brevi, dalle parole ai fatti, nel tentativo di migliorare concretamente la situazione”.