A Monte Santa Maria dal 7 settembre la festa dell’Associazione “Quissi du Monte”

“Non lasciatevi scappare l’occasione di visitare il paesino sabino di Monte Santa
Maria, comune di Poggio Nativo, che per tre giorni sarà in festa, da venerdì 7
settembre a domenica 9”. E’ l’invito rivolto a tutti dai giovani dell’Associazione
socio culturale “Quissi du Monte”.

Monte S. Maria è un piccolo borgo di 100 abitanti noto per le sue ciliegie, arroccato
sulla strada provinciale 42 Mirtense, tra Castelnuovo di Farfa e Poggio Nativo, che ha
trovato in questo gruppo di giovani la speranza e la forza di organizzare l’annuale
festa di settembre, che onora il santissimo nome della Madonna e che quest’anno
offrirà un programma ricco di eventi a base di liscio e stand enogastronomici.
Le serate di venerdì 7 settembre e di sabato 8 saranno dedicate alla musica di
Allegrini & Trebiani Band e a quella di Roberto Billi, alla pizza cotta a legna
nell’antico forno del paese a alle gustose sagne impastate dalle signore del borgo e
condite con l’olio extravergine della sabina e con un sugo di antica tradizione.

La domenica sarà invece dedicata alla solenne processione e all’omaggio ai caduti, con
la partecipazione della banda musicale “Giuseppe Verdi” di Poggio Nativo.
L’Associazione socio culturale “Quissi du Monte”, è nata lo scorso anno ed è
composta da giovani monticiani che, con il consiglio e l’aiuto degli anziani del paese,
hanno scommesso sulla possibilità di continuare ad organizzare una festa che si
tramanda da tempo e sulla quale l’intera comunità locale conta per ritrovarsi e
mantenere vivo l’orgoglio di abitare in questo piccolo borgo, che rischia come tanti
paesini sabini di non avere futuro e di continuare a spopolarsi.

I giovani monticiani uniti ai giovani di tutta la Sabina e di Rieti lanciano un appello
agli amministratori e ai politici, affinchè venga rispettato il diritto di chi vuole restare
a vivere, lavorare e creare una famiglia nella terra dov’è nato, terra che oggi offre
poche opportunità ma che avrebbe invece molteplici potenzialità se venissero gestite
con convinzione e premiate con investimenti le leve dell’agroalimentare, della cultura
e del turismo che caratterizzano il territorio della provincia di Rieti.

Hanno ragione i giovani di Monte S. Maria. Mentre in tv infuria la polemica politica
che caratterizza gli ultimi mesi del panorama nazionale e che rischia di distrarci dai
nostri veri problemi, i paesi della sabina e la stessa città di Rieti si stanno svuotando
perché non ci sono opportunità di lavoro e perché per andare e tornare da Roma non
bastano quattro ore, nel 2018.

Giuseppe Manzo