La rassegna culturale “Sei personaggi in cerca d’editore”, ideata e realizzata dall’Associazione di promozione sociale Laboratori d’Arte Antores, con il patrocinio del comune di Castelnuovo di Farfa e del Circolo Arci di Rieti, giunge al suo ultimo appuntamento, sabato 10 giugno, presso il Centro Turistico di Castelnuovo di Farfa. Speriamo sia l’ultimo solo per il momento …
Gli incontri della Rassegna “Sei personaggi in cerca d’editore”, che si sono succeduti da febbraio a giugno 2017, sono stati un vero successo, grazie ad una formula che ha visto la presenza sia di protagonisti affermati che di nuovi artisti, che avevano bisogno di farsi conoscere dal pubblico.
L’ultimo incontro offrirà ancora una volta due giornate dense di cultura, ma con una novità interessante e divertente per tutti gli ospiti, la possibilità di ricevere il “battesimo della sella”, sabato 10 giugno, dalle ore 10.00 alle 13.00, presso il maneggio Scuderie del Ciliegio, sito in Castelnuovo di Farfa, in via San Filippo.
Veniamo ora al programma culturale: alle ore 10.00 avrà luogo l’inaugurazione di una mostra d’arte figurativa, che rimarrà aperta fino al termine dell’evento. La mostra, che è ormai un appuntamento atteso dal pubblico, ha permesso agli ospiti in sei mesi di conoscere diversi artisti e stili. Il programma prevede infatti, la partecipazione dell’Associazione Picturanova, scuola di pittura capitanata da Valeria d’Ascenzi, e a seguire delle pittrici Chiara Crespi, Cristiana Paolini, Donatella Angelucci, Dominique Wery e Myriam Di Fiore. Con loro le fotografe, Francesca Teora e Natalia Nuvoli, e l’artista Daniela Pezzotti. Esporranno anche il maestro di pittura Francesco Veròla e Francesco Bizzarri, il mastro in mascalcia, ovvero l’antica arte del maniscalco.
Alle ore 18.30, è la volta di Loredana Cavadini (nella foto) e Paola Casocavallo che presenteranno la loro opera, “L’isola che non c’e … o che non c’era”. Un libro intenso, intriso di emozioni personali, vissute sulla propria pelle, una cronaca giornaliera della vita di animali che sono scampati alla morte, grazie al coraggio di chi ha abbandonato tutto il resto per dedicarsi alla sacralità della vita e della morte.
Giuseppe Manzo