A BELMONTE INCONTRO DIBATTITO SUL RUOLO DELLE PRO LOCO IN QUESTO TEMPO DI CRISI

Belmonte in sabina

Come tutte le estati la Pro Loco di Belmonte in Sabina, guidata fino a qualche giorno fa dal commissario straordinario Enzo Antonacci, scende in campo, prendendo le mosse da quel bellissimo castello che è l’arroccato paesino sabino posto a guardia del varco della Salaria per Roma, ed invade, con la sua proposta di numerose serate rivolta ai villeggianti da trascorrere sulla piazza del centro storico tra il gustare la pizza espresso e i turchetti della tradizione, anche il piacere di discutere di alcuni problemi cosiddetti leggeri della politica locale nel fresco della sera che avanza. Quasi sempre si tratta di turismo, per non uscire dall’ambiente e dal tempo.

Ed anche quest’anno, sabato 18 agosto, a chiusura della 26^ Sagra del Turchetto, si terrà un dibattito a cui sono stati invitati a partecipare lo stesso presidente della provincia Fabio Melilli e il consigliere regionale Mario Perilli. L’argomento prescelto – inizio alle 18 – è di grande attualità ed ha per titolo: “Il ruolo delle Pro Loco e delle istituzioni nella promozione turistica”. L’argomento ha quest’anno una particolarità. Bisognerà che anche le Pro Loco si preparino e si attrezzino in vista della soppressione o del riordino dell’Ente Provincia. In vista di ciò quali saranno le possibilità finanziarie di questi piccoli club di associati volontari, che dipendono da una correlata politica di area vasta, com’è la provincia? Di quali contributi potranno ancora disporre, oltre ai propri, viste le ristrettezze e i tagli dovuti alla revisione di spesa disposta con legge dal governo Monti? Sarà necessaria una più accorta collaborazione, maggiore solidarietà tra cittadini e saggezza nel non lasciarsi andare a divisioni e contrasti che, nei piccoli centri, sono destinati a crescere e a riprodursi, specie nei tempi di crisi? Il discorso che si farà a Belmonte non sarà quindi limitato a quel solo centro, ma riguarderà l’intero sistema delle Pro Loco e i 73 comuni sabini che, a breve, se le cose andranno come sembra, resteranno orfani della provincia. 

Intanto, per quel che si riesce ad intuire e a rilevare girando, con sensazioni ricavate guardando e ipotizzando numeri, quest’anno i turisti di ritorno, ma anche quelli provenienti da altre regioni e gli stranieri, sonno apparsi essere in aumento, specie a ferragosto. Il Terminillo ha registrato il tutto esaurito, come Amatrice, Leonessa, e tutto il resto della provincia. A Belmonte in Sabino si è soddisfatti delle presenze numerosissime e in aumento rispetto al 2011. In questo clima che non è di scoraggiamento, anzi di volontà di reagire con forza alla crisi, la 26esima edizione della Sagra del Turchetto chiuderà i battenti con stand gastronomici, cena in piazza, musiche e danze per gli strumenti del Gruppo Ottavio Franceschini. A mezzanotte, infine, tutti a brindare per l’edizione 2013 che sia più felice. Allora, di certo, ci sarà ancora la crisi, forse un poco domata dopo tanti sacrifici. Oggi non è possibile prevedere se ci sarà ancora la provincia. E se ci sarà, chissà come sarà e dove avrà il suo centro.