Sembra proprio che le notizie negative sulla sanità reatina non debbano avere mai fine. Dopo il positivo incontro con la Direzione aziendale, che ha dato la possibilità di chiarire alcuni aspetti e soprattutto di prendere un impegno per adoperarci, per perseguire, in maniera univoca, gli stessi obiettivi, nel rispetto dei ruoli e delle responsabilità, di oggi la nuova cattiva notizia: le dimissioni del direttore amministrativo.
Solo dopo 4 mesi di attività, Maurizio Greco lascia l’incarico e l’Azienda Asl di Rieti, in un momento di assoluta difficoltà visto anche il recente e scellerato decreto Zingaretti, che in maniera subdola, senza neanche avvisare la Direzione aziendale, ha di fatto cancellato alcune attività di eccellenza della nostra sanità per favorire il mantenimento di strutture romane, neanche equivalenti da un punto di vista produttivo.
Non conosciamo e non entriamo nel merito delle motivazioni del tutto personali che hanno portato il direttore a presentare le dimissioni, tuttavia, questa nuova condizione di vacanza di una delle figure cardine per l’azienda, ci da un ulteriore motivo di preoccupazione.
L’azienda Asl è in forte sofferenza e, il nostro timore è che ora, con l’assenza di un direttore amministrativo possa diventare ancor più caotica e lenta. Ci auguriamo che si pensi presto e bene ad una nuova nomina in sintonia con la direzione Aziendale; ci auguriamo che questa azienda venga coinvolta in tutte le commissioni regionali dove si decidono le sorti della sanità locale; e ci auguriamo che le scelte, come quelle sul laboratorio analisi o sul centro di immunoematologia, non rappresentino più il frutto di “vendette” personali o politiche, perchè di razionale è difficile vedere qualcosa.
Come UIL di Rieti rivendicheremo la modifica di quel decreto, utilizzando tutte le forze e le azioni necessarie per ribellarsi ad una ingiustizia gratuita. Bene la conferenza dei sindaci straordinaria, bene il fatto che possa essere partecipata e inclusiva, ma ancora abbiamo il dubbio che non basti.
Nel prossimo futuro servirà fare la voce più grossa che questo territorio abbia mai fatto, tanto da far tremare i vetri della Regione Lazio, o di quella Cabina di Regia che sembra sempre dimenticare le ragioni di questo territorio e opera sulla nostra pelle scelte davvero lontane dai nostri bisogni.