Nel week end appena trascorso i ragazzi del Centro diurno e della Comunità Terapeutica di salute mentale "La Villa" dell’ASL di Rieti, hanno avuto la possibilità di salire a bordo di un grande veliero armato a brigantino con 1400 mq di vele, Nave Italia onlus della Marina Militare e navigare nel mar Tirreno per due giorni.
Il progetto a favore dei ragazzi disabili di Rieti, è stato finanziato interamente dalla Fondazione Varrone, in collaborazione con la ASL di Rieti. Hanno partecipato all’iniziativa anche le Fondazioni di Viterbo e Civitavecchia che hanno sostenuto i centri di salute mentale dei rispettivi territori. Sono partiti da Rieti 5 ragazzi dai 20 ai 30 anni, con il Resp. del Centro Diurno, Dott. Paolo Di Benedetto e il Resp. del CTR (Comunità terapeutica) Dott. Sergio Scafati e altri operatori.
A bordo della Nave Italia i 15 ragazzi di Rieti, Viterbo, Civitavecchia e i 6 operatori sono stati supportati dai tecnici della riabilitazione psichiatrica e dall’equipaggio della Marina Militare, che ha sempre interagito con i medici e i pazienti.
“Questa esperienza in mare è stata molto positiva per i ragazzi soprattutto per rafforzare la loro autostima – ha sottolineato il Dott. Sergio Scafati – Hanno issato e ammainato le vele, hanno collaborato con il cuoco a bordo, superando le difficoltà di una convivenza in spazi ridotti e hanno riassaporato la gioia di vivere”.
La Fondazione Varrone da molti anni impegnata nel sostegno di progetti a favore dei disabili, ha accolto positivamente questo innovativa esperienza della Nave Italia onlus della Marina Militare, che si pone al servizio di scuole, centri di salute mentale, ospedali psichiatrici “ Siamo stati felici di finanziare questa mini crociera, ritenendo la vela uno strumento per riconquistare qualità di vita, capacità di relazione, fiducia in se stessi. Sappiamo che ogni progetto a bordo è condotto secondo metodologia educativa straordinaria – ha dichiarato il Presidente della Fondazione Varrone Innocenzo de Sanctis, che ha accolto i ragazzi e gli operatori nel loro rientro a Rieti domenica pomeriggio. Tutti i pazienti hanno chiesto con grande energia di ripetere questa esperienza memorabile per tutti loro. Il Dott. Sergio Scafati ringraziando la Fondazione Varrone per il concreto supporto, ha raccontato che una ragazza non voleva scendere dalla nave perché lì aveva trovato una sua serena dimensione.