La crisi della Ritel si trascina ormai da troppo tempo, e le ricadute sul tessuto economico e sociale della città di Rieti, a partire dal conseguente calo dei consumi, sono pesanti.
La costante presenza del Presidente della Provincia Fabio Melilli al fianco dei lavoratori in vertenza ormai da anni, ha consentito la sopravvivenza dell’azienda. Ora però la vicenda della Ritel attraversa una preoccupate fase di stallo, che nel perdurare produce effetti durissimi sui lavoratori, costretti anche a fare i conti con il mancato pagamento della cassa integrazione. E va sottolineato ancora l’impegno del presidente Melilli, il cui accordo con la Cassa di Risparmio di Rieti permette loro di cominciare ad incassare qualcosa.
Si rende sempre più pressante l’urgenza di un intervento diretto del Governo. Palazzo Chigi deve dare definizione all’accordo di programma e chiedere ai nuovi imprenditori l’immediata presentazione di un piano industriale credibile, che garantisca da un lato la salvaguardia degli oltre 200 posti di lavoro oggi a rischio, e dall’altra il rilancio di un polo industriale cardine per lo sviluppo del reatino. Non è più tempo di vane promesse, che da Roma si reiterano da tempo infinito. E’ il momento di assumersi la responsabilità di mantenere gli impegni presi con i lavoratori.
Alla Regione va chiesto di allargare lo stato di crisi all’intera area di sviluppo industriale, così da garantire un maggiore di spazio d’incentivazione per l’intervento delle imprese, in una provincia come la nostra che subisce più di ogni altra nel Lazio il peso della crisi economica.