“La Camera del Lavoro Cgil Rieti Roma EVA esprime apprezzamento per l’approvazione della Legge sui Piccoli Comuni, a firma dell’On Ermete Realacci, va nella direzione giusta di politiche, di sostegno alle tante realtà locali che rischiano di sparire. Un patrimonio nazionale, di tradizioni, cultura e storia che con il loro spopolamento aggravano il rischio di sviluppo disomogeneo e la necessità di presidiare e tutelare il fragile territorio italiano. La CGIL Rieti Roma EVA auspica che sia ora la Regione Lazio ad approvare un analogo disegno di legge, presentato dall’On Cristiana Avenali, nel 2013, per la promozione dei Piccoli Comuni del Lazio.
Nella Regione, i Comuni al di sotto ai 5 mila abitanti, sono il 70 cento, 253 su 378, e amministrano quasi la metà del territorio regionale.Come Camera del Lavoro, che si estende su tutta la Provincia di Rieti e quella est di Roma, con circa cento venti comuni, siamo convinti che una vera ripresa e un governo del territorio si realizzi solo con un modello economico a misura umana e rispettosa dell’ambiente.E questo significa la valorizzazione e il sostegno allo sviluppo economico e demografico di realtà che spesso sono localizzate in realtà interne e montane, sulla dorsale appenninica, che sono il presidio al degrado del territorio e ai rischi idro-geologici. Come abbiamo detto anche con il nostro Piano del Lavoro Regionale e territoriale sono linee e settori dove creare posti di lavoro e vero progresso, cioè uno sviluppo sostenibile che superi l’agglomerazione metropolitana di Roma con i problemi di ingovernabilità evidenti.A questo progetto politico stiamo lavorando e ci siamo impegnati in iniziative e vertenze a sostegno delle piccole comunità.
Per questo abbiamo firmato, con la Regione Lazio un accordo per la ricostruzione e lo sviluppo dei 15 comuni del cratere del terribile terremoto del 2016, e un patto sullo sviluppo della provincia di Rieti. Per questo, per 35 comuni della Valle dell’Aniene abbiamo promosso un finanziamento specifico (legge R. 18/2007) nella convinzione che, insieme ad altre risorse, messe a disposizione da fondi regionali, nazionali ed europei, possano rappresentare opportunità per progetti di sviluppo di realtà sempre più marginalizzate.
E’ necessario però ora che la Regione approvi la legge Regionale, adottando uno strumento legislativo quadro che facendo leva su finanziamenti e incentivi fiscali, punti sul turismo, sulle infrastrutture, sui servizi, sulle risorse agro-alimentari e forestali, nonché sulla messa in sicurezza del territorio e del patrimonio pubblico.”