Mai come in questo momento storico del nostro territorio costringe tutti gli attori in campo impegnati nella ricostruzione delle aree terremotate ad essere oculati e lungimiranti.
Dobbiamo fare le scelte giuste durante la ricostruzione, scelte che rispondano alle esigenze di una intera vallata e per le popolazioni che in questa voglio restare a vivere.
Nell’alta valle del velino insistono centinaia di km di strade, tantissime frazioni oltre a molti comuni e servono quindi servizi nuovi che possano intercettare le esigenze il più possibile di tutta la popolazione, dalle infrastrutture viarie alle scuole alla sanità.
Filippi, Bianchetti e Paolucci, per le organizzazioni sindacali territoriali CGIL.CISL.UIL, in ogni sede hanno manifestato questa esigenza e cioè quella di “ricostruire” le zone colpite dal sisma con una strategia nuova per queste zone di montagna.
La “ricostruzione” a nostro parere deve passare per scelte che coniughino le esigenze della popolazione in termini di servizi e nuove infrastrutture che siano capaci di rispondere prontamente e con efficacia alle esigenze dei cittadini da Posta ad Accumuli fino ad arrivare addirittura fuori Regione se pensiamo ad Arquata del Tronto.
I nuovi servizi pubblici, strade, scuole e servizi sanitari ed in generale tutte le strutture legate alla fruibilità dei cittadini in termini di assistenza e servizi vengano dunque immaginate e costruite lungo la dorsale viaria della via salaria che diventa oggi ed in futuro il vero snodo economico e dei servizi stessi ai cittadini dell’alta valle del velino.
Così come le SAE e i centri commerciali e produttivi anche il tema della salute sia al centro di queste scelte strategiche a partire dalla costruzione del nuovo ospedale.
CGIL.CISL.UIL – proseguono Filippi, Bianchetti e Paolucci – come fatto in tanti tavoli tornano a chiedere che l’ospedale di Amatrice venga ricostruito e celermente e la sua ricostruzione resta il vero ed unico obiettivo per le organizzazioni sindacali ma chiedono anche che si possa studiare la possibilità che l’ospedale nuovo si faccia in un’area che diventi strategica per l’intero territorio.
Fermo restando dunque la necessità assoluta di ricostruire il nuovo ospedale, prospettato efficiente e corrispondente alle esigenze dei cittadini venga studiata la possibilità di ricostruirlo in località Torrita nel territorio di Amatrice lungo la via Salaria. Questo garantirebbe non solo la permanenza dei servizi per i residenti ed abitanti di Amatrice ma la facile fruizione di un ospedale importante che risponda velocemente alla richiesta di cure e di urgenze di tutta la popolazione dell’alta valle del velino.
Al contempo si rappresenta che anche tutte le strutture annesse alla costruzione di un nuovo ospedale come ad esempio parcheggi, accessi, urgenze e molto altro risulterebbe certamente più agevole e confacente alle esigenze del territorio.
Walter Filippi CGIL, Paolo Bianchetti CISL, Alberto Paolucci UIL