GUARDIA DI FINANZA: IL FALSO PROMOTORE FINANZIARIO ALLA RESA DEI CONTI ANCHE CON IL FISCO

Carabinieri

A seguito di una verifica fiscale conclusa dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Rieti sono piovuti nuovi guai sul “fornaio” Pietro Pizzorno, romano, di anni 38, gia’ denunciato alla Procura della Repubblica di Rieti nei primi mesi dello scorso anno per truffa, appropriazione indebita ed esercizio abusivo dell’attivita’ finanziaria.

Il falso broker finanziario dovra’ ora anche rispondere al fisco di numerose violazioni fra cui, in particolare, l’omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali ai fini dei redditi e dell’Irap nonche’ la sottrazione all’erario di oltre quattro milioni di euro frutto dell’attivita’ truffaldina e abusiva. Per questa evasione fiscale il Pizzorno e’ stato anche nuovamente denunciato all’Autorita’ Giudiziaria reatina.

Sino al 2008 il Pizzorno, infatti, promettendo una rendita sicura del 60% per ogni investimento ed addirittura del 100% su determinati impieghi pluriennali, si era accaparrato la gestione di un portafoglio di piu’ di cento clienti assolutamente ignari circa l’ufficiosita’ del canale di investimento scelto. Verso la fine degli anni ’90, il Pizzorno aveva azzardato, con fortuna, investimenti in borsa, procurandosi una ricchezza insperata solo pochi mesi prima.

Un passaparola repentino e l’illusione di far miracolosamente fruttare i risparmi di una vita aveva ingannevolmente convinto commercianti, pensionati ed altre persone prive di specifiche cognizioni finanziarie ad affidarsi al brillante fornaio.

Dopo qualche mese, pero’, le prime gravi perdite, celate da false rassicurazioni sul buon andamento dei titoli, avevano consigliato all’intraprendente broker, sul finire del 2008, una precipitosa fuga con quel che restava del bottino illecitamente accumulato.

Le Fiamme Gialle di Rieti, pero’, ricevuta una serie di denunce da parte di alcuni truffati, non convinti della buona fede asserita dal Pizzorno, hanno condotto una capillare analisi di tutte le movimentazioni finanziarie operate dal finto broker.

L’attività investigativa ha consentito di accertare che, dal 2002, il Pizzorno aveva gestito, eseguendo  operazioni per circa cinquanta milioni di euro, un portafoglio clienti di piu’ di 100 investitori previa promessa di conseguimento di interessi rilevanti: il rapporto fiduciario creatosi con alcune vittime (arrivate addirittura ad invitare il Pizzorno a matrimoni e battesimi) aveva condizionato i clienti a tal punto che nessuno di essi si era accorto che ogni contratto sottoscritto riportava in realta’ un numero di polizza assicurativa rivelatasi, poi, a beneficio solo del broker.

Tra l’altro, l’esame documentale e l’escussione delle persone offese da parte dei militari ha permesso di accertare che la condotta criminosa aveva rastrellato somme di denaro destinate a cure mediche, all’acquisto di prime case e, in un’occasione, ai festeggiamenti per una prima comunione di una bambina.

Complessivamente, Pietro Pizzorno risulta, allo stato, debitore per circa cinque milioni di euro nei confronti dei clienti truffati e di una serie di istituti di credito nazionali ed esteri.

Smontata, dunque, l’asserita buona fede del Pizzorno, i militari del Comando Provinciale hanno deferito alla locale Autorita’ Giudiziaria il falso broker per i reati di truffa, appropriazione indebita ed esercizio abusivo dell’attivita’ finanziaria commessi tra le province di Rieti, Terni, Viterbo e Roma.

Nei giorni scorsi, quindi, le Fiamme Gialle hanno concluso la verifica fiscale nei confronti del falso promotore per contestare la sottrazione all’erario delle ingenti somme frutto di reato che lo stesso ha illecitamente trattenuto, truffando i propri clienti, e nascosto al fisco.