Marco Giordani, segretario dell’associazione Sabina Radicale, risponde al Sindaco di Rieti.
Prima di tutto la ringraziamo, signor sindaco, per la sua pronta risposta alla nostra sollecitazione: è segno di attenzione alle opinioni dei propri amministrati; questo è sicuramente un suo pregio, e gliene diamo atto.
La ringraziamo poi perché la sua risposta ci conferma che l’argomento è "sensibile"; questo ci sarà di stimolo nei mesi a venire.
Entrando nello specifico dell’anagrafe Pubblica degli eletti, le vogliamo precisare che essa non si sostanzia solo nel "nome e cognome e data di nascita" e i dati richiesti non si limitano alle indennità percepite (che comunque a molti avrà fatto piacere conoscere). Possiamo capire che un anno fa lei abbia cestinata la lettera-proposta ricevuta da segretaria, tesoriere e presidente di Radicali Italiani, e la invitiamo a rinfrescare l’argomento sul sito di radicali.it, dove troverà facilmente la lettera ed il dettaglio della proposta.
Sintetizzando, chiediamo che vengano pubblicati, di ciascun eletto e nominato, una serie di dati come: gli incarichi elettivi ricoperti nel tempo; la dichiarazione dei redditi e degli interessi finanziari relativi all’anno precedente l’elezione, agli anni in cui ricopre l’incarico e a quelli successivi; la dichiarazione da parte dell’eletto dei finanziamenti ricevuti o di altro assimilabile e delle spese; questo consente all’elettore di "tracciare" l’effetto, sui propri rappresentanti, dell’incarico dagli elettori stessi ricevuto.
E poi: gli atti presentati con iter fino alla conclusione; il quadro delle presenze ai lavori e i voti espressi sugli atti adottati dall’istituzione cui appartiene; questo consente al cittadino di controllare a mano a mano che l’eletto esplica il suo mandato, le specifiche iniziative e anche quanto queste corrispondano al programma elettorale.
Tutto questo pensiamo sia utile a riavvicinare il cittadino alla politica in una maniera sana, senza demagogie e populismi, come siamo sicuri anche lei asupichi.
Si noti poi che la richiesta è di un anagrafe Pubblica degli eletti "e dei Nominati" (per esempio nelle aziende partecipate, ASL, comunità montane, consorzi bonifica; forse è a questo che si riferisce quando accenna agli appannaggi che vengono erogati ad altri soggetti in virtù di contrattazione partitocratica); inoltre, l’accentazione è sul Pubblica, vale a dire dati accessibili in maniera semplice, facilmente incrociabili, storicamente mantenuti.
Sono tante cose ma, per quanto si diceva sopra, forse in lei troveremo un interlocutore attento e trasparente.
Contiamo molto, sulla sensibilità e trasparenza degli amministratori e dei quadri periferici (è di questi giorni l’impegno dell’attuale segretario regionale del PD Morassut su questa iniziativa): in questo anno abbiamo infatti verificato come sia facile "dichiarare" a livello centrale: tanto per fare un esempio, da parte del PD di Veltroni ci fu una adesione immediata; meno facile è poi dare seguito: quanto è stato fatto finora in giro per l’Italia, a destra ed a sinistra, è stato fatto per volontà di cittadini sani ed amministratori sani, non certo per virtù di quella partitocrazia che da questa anagrafe Pubblica ha tutto da temere.