Sottoscritto ieri pomeriggio, nella sede dell’Acer (associazione costruttori edili di Roma e provincia), dai lavoratori edili della Safab, la società operante nel cantiere Anas di Micigliano, un verbale di accordo che sancisce, in attesa del giudizio del Tar del Lazio presentato dalla società nei confronti del blocco del cantiere imposto da Anas dopo l’interdittiva Antimafia emanata dalla Prefettura di Roma, il riconoscimento della Cassa integrazione per i tre mesi spettanti, a partire da Gennaio 2011, con il pagamento delle deduzioni riparametrate (circa 600 euro lordi mensili).
“Nel caso in cui il Tar dovesse rigettare il ricorso presentato –spiega il segretario della Filca Cisl di Rieti Francesco Agostini- e la società, costretta al licenziamento dei lavoratori (91 operai e 64 amministrativi), si è ipotizzata l’attivazione della procedura di Cassa integrazione speciale. Ora, gli occhi sono puntati al 12 aprile –conclude Agostini- data in cui il Tribunale amministrativo regionale si pronuncerà sul ricorso. Resta inteso che, qualunque sia l’esito del ricorso e lo scenario che da esso si svilupperà, le OO.SS hanno inteso programmare, per il prossimo 21 aprile, un ulteriore incontro che si annuncia decisivo e presumibilmente definitivo per la vertenza in atto”.