Mostre, laboratori di riutilizzo creativo, educazione al design sostenibile, moda e sartoria con sfilata di abiti in materiali di riciclo, performance di writers.
Questo e molto altro per l’evento conclusivo del concorso EcoArte promosso dall’Associazione PosTribù di Rieti (www.postribu.net), con il patrocinio del Consiglio regionale del Lazio, in collaborazione con l’Istituto d’Arte-Liceo Artistico A. Calcagnadoro di Rieti, dove si è svolta la manifestazione che ha fatto emergere, con le tecniche artistiche più svariate, le criticità ambientali del territorio e le potenzialità di riuso e riciclo creativo dei materiali.
A presentare l’evento, di fronte ad un nutrito pubblico di giovani, genitori, istituzioni, e professori, tra cui il dirigente scolastico dell’istituto Professor Umberto Eleuteri, la presidente di PosTribù, Giorgia Brugnerotto, la giornalista Paola Cuzzocrea, e la professoressa dell’Istituto d’Arte-Liceo Artistico, Sabrina Bartolomei.
Vincitori del concorso numero 1 finalizzato a mettere in luce, sotto forma di cartellone (anti)pubblicitario, le conseguenze ambientali e sociali delle cosiddette “Grandi opere di nuova generazione” sono stati Giuseppe Paluzzi e Alessandro Orlandi, per la sezione “Artisti emergenti”, con l’opera “Sarà un pianeta verde” e Moreno Colasanti, per la sezione “Writers”, con l’opera “EcoEarth” realizzata in esterna durante una performance condotta da diversi giorni insieme ad altri writers.
Primo classificato nell’ambito del concorso numero 2 di “Ecodesign” per il settore “Arti figurative e plastiche” per la categoria adolescenti è risultato Aleksandar Bini con l’opera “La decadenza del mondo” ispirata al quadro di Courbet “L’origine del mondo”, mentre una menzione speciale per le medesime categorie e sezione è andata all’opera “Inquinamento totale” di Roberto Pezzotti. Da segnalare l’opera “La tristezza” di Giulia Caramignoli, la cui immagine ispirerà la prossima copertina del mensile “Format”.
A conquistare il primo premio della sezione “Arredamento e complementi d’arredo” il tavolino “Onde Marine” di Natalia e Alessandro D’Onofrio, Edoardo e Federica Pagnanelli, nato nell’ambito del Laboratorio Ric-iclò di Riccardo Pagnanelli.
Il primo premio del concorso di Ecodesign categoria adolescenti per il settore “Moda e sartoria” è andato all’abito “Bubble stairs” realizzato da Martina Morelli con l’ausilio di sacchi e plastica d’imballaggio. “Bubble stairs”, insieme agli altri abiti che hanno partecipato al concorso, è stato protagonista di una originale sfilata nell’ambito della cerimonia.
A vincere la sezione “Oreficeria e gioielleria” la parure “Cures Sabini” linea uomo realizzata da Davide Tommasini con materiali di recupero, ispirata ad uno scudo da guerra rinvenuto durante gli scavi archeologici effettuati nella zona in cui sorgeva la città di Cures Sabini, tra Passo Corese e Talocci.
Per la sezione “Video-documentale”, Leonardo Mirabilia ha vinto per la categoria adolescenti con il video “Cittadini Mompeani” che descrive il piccolo borgo sabino attraverso le narrazioni dei suoi abitanti di diverse generazioni, mentre il premio della categoria giovani è andato ai promettenti Francesco (regista) e Stefano (attore) Poeta, autori del video “Ambientino, ambientaccio”, spot di sensibilizzazione sulla riduzione degli sprechi idrici.
“Post mensa” è il titolo dell’opera presentata dall’Istituto comprensivo statale di Montelibretti “Squola Pinocchio” di Borgo Santa Maria, che ha conquistato il primo premio della categoria giovani settore “Design” mettendo in luce il binomio tra riciclo di materie prime eco-compatibili e l’alimentazione. Seconde classificate ex aequo le opere “Kings of Art” di Alice Cincini, Dalila Chiodi, Gaia Brava, Federico Blasi, Giulia Maffei, Stefano Libassi, Saverio Sannino, Luca Valenziano, Iustin Amariutei della seconda media dell’Istituto Giovanni Paolo II Ostia Lido (Rm), “Ricilabity art” di Matteo Andreucci, Noemi Innocenzi, Francesco Alessandri, Rachele Carlini, Matteo Sabatini e Gaia Primiterra della terza media dell’Istituto Giovanni Paolo II di Ostia Lido, e la collana in materiali riciclati realizzata da Lorenzo Solari.
A giudicare le opere una commissione esterna qualificata: gli artisti Mauro Folci e Marta Roberti, il direttore di Format, Maurizio Festuccia, il writer Andrea Haero Fabellini, Stefano Scarani fondatore de La Maison 57, Maurizio Rossi di Sfumature di Viaggio, il direttore di RietiLife, Emiliano Grillotti, lo scrittore e sceneggiatore Giovanni Ferrara e il fabbro-scultore Giacomo Demurtas.
All’evento finale di EcoArte – che ha avuto come partner La Maison 57, l’Istituto d’arte e liceo artistico di Rieti, Format, Carta, Sfumature di Viaggio, RietiLife, Radiomondo, Rietinvetrina, Sabina Magazine – anche l’esposizione delle illustrazioni, realizzate da Lucia Riccardi, del nuovo libro dello scrittore reatino Stefano Mariantoni dedicato al tema del riciclo, dal titolo “Betto il cassonetto”. Gli autori hanno donato una copia del libro ai vincitori.
Un concorso che ha messo in palio premi in denaro ma anche in acquisti “verdi”, la realizzazione di video-interviste e la pubblicazione nel catalogo “EcoArte 2010”. Per i vincitori del concorso di Ecodesign della categoria adolescenti, ci sarà anche la possibilità di specializzarsi nell’ambito di uno stage presso l’atelier La Maison 57.