I giovanissimi virgulti reatini della Willie Basket – classe 2008 – fanno rientro a casa dopo la due giorni vissuta a Siena e che ha dato loro l’opportunità di confrontarsi con alcune selezioni di pari età tra le migliori in Italia. La competizione organizzata dalla Mens Sana ha avuto luogo presso le due, splendide strutture sportive (PalaChigi e PalaGiannelli) che fanno da contorno al celebrato PalaSclavo. Qui si sono confrontati con la fierezza di cestisti navigati, ma con il fare ludico che congruamente caratterizza l’approccio sportivo dei bambini di questa età (9 anni), “Scoiattoli” (il torneo senese aveva proprio questo nome) di Siena e di Bologna, di Milano e di San Lazzaro di Savena, di Cernusco sul Naviglio e di Rieti.
Le formazioni partecipanti erano 12. “Abbiamo avuto la sfortuna d’imbatterci nel girone eliminatorio con due tra le compagini giovanili migliori in Italia – spiega il coach Gianluca Tilli – la Mini Olimpia Milano in particolare, ma anche il Costone Siena che annovera fin da questa tenera età elementi assai validi. In ogni caso ha molto inciso sul risultato del torneo la desuetudine dei miei bambini a giocare partite vere. E poi la filosofia che ci anima è quella di dare spazio a tutti: più e meno bravi. Viceversa tutti gli altri avevano soltanto 12 elementi perché fanno già selezione e questo, ai fini del risultato, non è un vantaggio di poco conto”.
I 2008 della Willie hanno affrontato 4 partite fatte di sei mini tempi da 5 minuti ciascuno e sempre hanno schierato un quartetto (a questi livelli si gioca in 4) alternativo rispetto ad ogni altro: ciò proprio per concedere spazio ad ogni bambino. Le sconfitte subite col Costone (in questo caso di misura) e con Milano (nettamente) hanno costretto la Willie ad accontentarsi di competere per le posizioni che vanno dalla nona alla dodicesima. Il successo sulla Fortitudo Bologna è valso una “finalina” che i bimbi di Tilli hanno perso contro una più che valida Colle Basket. Il successo assoluto è andato alla Mini Olimpia Milano. Alla cerimonia di premiazione ci sono stati applausi ed una coppa per tutte le società partecipanti. Per i bimbi reatini come per i loro genitori, familiari ed amici (erano circa 60 le persone al seguito della squadra) si è trattato di un’esperienza unica, formativa e socializzante che ha dato l’opportunità di condividere bei momenti di vita, dentro e al di fuori del campo di basket, al fine di costruire e coltivare valori cui soltanto lo sport può educare.
Il torneo “Scoiattoli in campo” giocato a Siena sabato e domenica scorsa è stato letteralmente dominato dalla Mini Olimpia Milano classe 2008. La formazione meneghina si è presentata nella città del palio con tutti elementi già rodati e di assoluto valore. I bambini meneghini, che fuori dal contesto-partita hanno legato con tutti gli altri, giocando “semplicemente” come si conviene a virgulti di 9 anni di vita, sul parquet si sono trasformati, diventando un’autentica macchina da canestri. “Le nostre selezioni si svolgono ogni anno – raccontano i due allenatori lombardi, una delle quali è una bellissima e giovanissima ragazza bionda – a queste partecipano tra i 250 ed i 300 bambini. Tra tutti costoro ne vengono selezionati una ventina sui quali lavoriamo alacremente e con impegno”. Però i risultati si vedono. La Mini Olimpia impressiona per la capacità, ad appena 9 anni, di giocare di squadra, “vedendo” il gioco, servendo sempre il compagno smarcato, trovando incredibilmente la soluzione migliore e più redditizia.
I bimbi della EA7 – che indossano lo stesso completo della prima squadra nonché Campione d’Italia – sconcertano per la reattività fisica, il pressing a tutto campo, la presenza a rimbalzo, le capacità balistiche fino al punto che, vedere questi bambini evoluire sul parquet con il festoso e chiassoso tifo dei propri genitori, è un autentico spettacolo. “Abbiamo regole ferree che mirano anche a creare un adeguato spirito di gruppo – proseguono i due allenatori della Mini Olimpia che è sponsorizzata da Sky Sport – una tra queste è quella che, ad ogni torneo, ad ogni trasferta, i nostri bimbi siano disposti a soggiornare presso le famiglie dei propri pari età, ma anche loro antagonisti sul campo. E chi non sottostà a queste nostre regole, viene garbatamente invitato a dedicarsi ad un’altra disciplina sportiva”.
Valerio Pasquetti