La telefonata giunge diretta al centralino del Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Rieti, la voce squillante di una signora comunica di aver rinvenuto un falco ferito.
Prontamente viene contattata la pattuglia più vicina al luogo di ritrovamento, che risulta essere la località “Villa Bravi” del Comune di Poggio Bustone.
A pochi minuti dal contatto sul posto interviene il personale del Comando Stazione Forestale di Rivodutri, che recupera il rapace.
Non è semplice individuare la specie; potrebbe trattarsi di un Astore (Accipiter gentilis) come di uno Sparviere (Accipiter nisus). I due falchi sono molto simili e spesso la differenza va ricercata in dettagli non sempre facili da cogliere, stante anche il dimorfismo sessuale (diversità di dimensioni tra maschio e femmina).
Da un primo esame, condotto presso il Comando Provinciale, su quello che poi è risultato essere una femmina di “Sparviere” è stata riscontrata una frattura esposta dell’ala con un versamento di notevole entità tale da accelerare al massimo le procedure di consegna nelle esperte mani del Dr. Antonio De Marco del “Giardino Faunistico di Piano dell’Abatino” per le cure del caso. Da subito il Dr. De Marco ha escluso che la lesione fosse riconducibile ad un colpo di arma da fuoco, infatti la tipologia di frattura multipla è più verosimilmente riferibile ad un evento traumatico , occorso magari durante l’inseguimento di una preda.
Lo Sparviere è un falco di dimensioni contenute (apertura alare 55-70 centimetri, peso compreso tra i 100 e i 350 grammi) dove spicca la lunga coda necessaria per poter eseguire virate improvvise. Assai discreto è difficile da osservare e localizzare. Ama vivere nei boschi (non troppo fitti) dove cattura le sue prede costituite prevalentemente da altri uccelli sia di piccole che di grandi dimensioni.