Giornata di lauree nella sede della Sabina Universitas all’insegna dell’ambiente naturale e delle foreste. Sono sette i giovani reatini iscritti all’Università della Tuscia che hanno conseguito la laurea in “Conservazione delle foreste e della natura” con una solenne cerimonia svoltasi a Palazzo Vecchiarelli, nel cuore del capoluogo sabino. Alla presenza di parenti, amici ed una folta rappresentanza di Studenti dell’Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente C.P. Strampelli, con il quale, l’Università della Tuscia ha spesso avuto modo di collaborare.
Marco Sanvito, Luigi Fontanella, Claudio Porfiri, Davide Fabrizi, Maurizio Cavezza, Andrea Tomei e Pier Matteo Sinibaldi hanno portato a termine il loro ciclo di studi. I candidati hanno dissertato su argomenti che hanno spaziato dall’Agronomia all’Assestamento forestale, riscoprendo l’antica patata "turchesa" e sviscerando le caratteristiche dei boschi dei comuni di Greccio e Fiamignano. Ma è la Faunistica, in questa occasione, ad averla fatta da padrona.
Quattro dei sette candidati si sono impegnati in studi sulla fauna, che spaziavano dalla gestione della zona di ripopolamento di Leonessa ai lusinghieri risultati ottenuti in circa 10 anni dalla azienda Castello di Rascino, dalla nutria nella Sabina al lupo nel Cicolano. Tanto rinato interesse per la Natura in genere, e per la fauna in particolare, non è del tutto casuale, l’Università della Tuscia, infatti, ha recentemente ricevuto dall’Amministrazione provinciale di Rieti l’incarico di aggiornare il piano faunistico venatorio che traccia le linee guida per una corretta gestione faunistica. Soddisfazione tra le personalità locali, tra cui il vice Presidente della Sabina Universitas dott. Chiarinelli, per gli studi presentati oggi che andranno ad arricchire le informazioni sul reatino, una provincia che non a torto si definisce "attraente per natura".