Prosegue la collaborazione tra la Chiesa di Rieti, Ufficio per la pastorale della Salute e la Cooperativa Il VOLO nella realizzazione di corsi di formazione per la prevenzione e la promozione alla salute e il benessere psico-fisico dei beneficiari richiedenti asilo e rifugiati.
Dopo il corso del 25 Febbraio 2017 che ha avuto come tematica “Allattamento e disostruzione pediatrica”, nella giornata di Sabato 25 Marzo 2017 si è avuto il secondo incontro formativo sul “Primo Soccorso” che ha visto la partecipazione attiva degli ospiti del Progetto di Accoglienza de “Il Volo”.
Sabato 27 maggio sempre Ufficio per la pastorale della Salute della Chiesa di Rieti si svolgerà il corso su “Malattie Sessualmente Trasmissibili e benessere psico-fisico”.
I medici del Centro Sanitario Diocesano sono impegnati con costanza e professionalità nel trasferimento di informazioni utili per la prevenzione alle patologie trasmissibili ed educazione alla salute dei beneficiari richiedenti asilo e rifugiati politici accolti dalla Cooperativa il Volo.
Questo percorso formativo nasce dal comune intento del Direttore Diocesano per la Pastorale della Salute, Diacono Nazzareno Iacopini e la Presidente della Cooperativa il VOLO, Simona Scacchi nel promuovere un servizio di pubblica utilità, in cui i beneficiari accolti dalla Cooperativa e inseriti sul territorio, possano avere tutte le informazioni utili alla cura di sé e alla prevenzione di malattie trasmissibili. La Cooperativa il Volo accoglie uomini e donne sole, ma anche nuclei familiari, ecco perché la proposta formativa spazia dal corso di sostegno e incoraggiamento all’allattamento e disostruzione, fino ad arrivare al primo soccorso e malattie sessualmente trasmissibili.
“Già da due anni abbiamo avviato una proficua collaborazione con l’Ufficio per la Pastorale della Salute – dichiara la Presidente della Coop. Il Volo Simona Scacchi- “ questo ciclo di corsi formativi nascono da questa profonda sinergia di intenti, che vedono tutti gli operatori (sanitari e non) impegnati nel promuovere l’educazione alla salute e una sana integrazione dei beneficiari sul nostro territorio, consapevoli del fatto che la salute di un individuo e di un’intera comunità, passa attraverso la conoscenza”.