“Credo che sia stata una partita veramente bella, in una bellissima cornice e ringrazio i nostri tifosi che ci hanno seguito così numerosi e che ci hanno spinto anche nel momento di difficoltà, quando sul -6 potevamo mollare a livello psicologico ed invece abbiamo avuto una grande reazione ed siamo riusciti a ritrovare la calma per cercare di attaccare Roma dove volevamo.
In più siamo riusciti nel secondo tempo a limitare Deloach, ma Roma da grande squadra qual è, è riuscita a trovare un Malaventura stratosferico, per cui alla fine ci siamo coperti bene da una parte, ma scoperti dall’altra, la partita è rimasta sempre in equilibrio e poi decisa nel finale da qualche episodio.
Nicolò Benedusi sta attraversando un buon periodo, ha ritrovato fiducia a livello offensivo, tutti lo lasciano molto libero e lui quando è in giornata può mettere canestri importanti, Sono contento per lui perché viene ripagato dei grandi sforzi che fa a livello difensivo, cercando di limitare tutte le volte l’attaccante più pericoloso degli avversari.
Era nel piano partita cercare di non mollare di un centimetro a livello di intensità difensiva, anche provando a non guardare il tabellone nei momenti di difficoltà perché volevamo arrivare assolutamente attaccati in fondo, dopo aver fatto spendere tante energie a una squadra di grandi giocatori, giocatori che, però, possono far fatica a tenere per 40 minuti determinati ritmi. E’ chiaro che poi la qualità dei giocatori di Roma gli ha permesso anche sotto pressione di realizzare canestri molto pesanti, fortunatamente gli ultimi possessi siamo riusciti a trovare le energie per difendere ancora più forte e abbiamo raccolto i frutti di quanti avevamo seminato.
La contestazione di questa stagione è stata diversa da quella dello scorso anno: lo scorso anno al ritorno da Barcellona ci fu una contestazione generale, quest’anno quello che mi ha dato fastidio è che alcuni individui siano andati sul personale anche magari spinti da una certa parte della stampa che si è schierata apertamente con loro. Questo mi è dispiaciuto tanto. Io accetto le critiche perché nei momenti di difficoltà è giustissimo che ci siano, ci mancherebbe altro! Quando si scende sul personale e su insulti personali, però, è una cosa che non mi piace, perché io credo di aver sempre rispettato Rieti in questi anni e quindi sono rimasto molto deluso, non dalla contestazione – ripeto è giusto che ci sia perché fa anche parte del ruolo del tifoso passionale e appassionato alla squadra come sono i tifosi reatini e oggi ne avete avuta una grandissima dimostrazione – ma dallo scendere sul personale perché credo che non debba mai mancare il rispetto tra le persone.
Per come abbiamo analizzato, anche con i ragazzi, la situazione pregressa, noi non avevamo problemi a livello tecnico. Le partite che avevamo perso, se si tolgono i 20 minuti di Tortona in cui abbiamo fatto decisamente una brutta prestazione, le altre partite erano tutte partite giocate, ma sempre con qualcosina che non funzionava, situazioni che ci hanno girato per piccoli particolari. I particolari fanno anche parte del gioco e una squadra in salute, in fiducia che ritrova il ritmo della partita come adesso siamo noi, questi episodi li sa anche girare dalla sua parte, in più aggiungerei che probabilmente una squadra esperta avrebbe gestito diversamente un momento di difficoltà. Noi, carta d’identità alla mano, siamo una squadra giovane che non è riuscita a reagire a livello emotivo, come probabilmente una squadra di giocatori giovani può fare
Matteo (Chillo) ci ha riportato una grande intensità in palestra e questo ci ha aiutato a ritrovare il ritmo negli allenamenti anche negli esterni. Abbiamo passato un lungo periodo di fine novembre e dicembre in cui gli allenamenti non erano di qualità adeguata a questo campionato e l’abbiamo pagata, perdendo un po’ di fiducia.
Non abbiamo risolto ancora niente, perché siamo ancora nella parte bassa delle classifica, però sicuramente in questo momento abbiamo riacquistato una energia mentale soprattutto e una fiducia che avevamo perso.
Questa partita in particolare non si sarebbe vinta senza l’equilibrio mentale che c’è in questo momento. Noi sappiamo che ora le nostre ambizioni non sono i play off. Dobbiamo assolutamente tirarci fuori dalle zone basse della classifica e migliorarci. Poi se uno ripensa alle partite perse per un possesso, per una palla persa all’ultimo secondo come ci è accaduto in almeno tre casi è chiaro che c’è rammarico, ma dobbiamo rimanere concentrati ora sull’allontanarci dalle zone pericolose”.