Moltissimi lavoratori reatini hanno partecipato alla manifestazione della Fiom svolta a Cassino.
Una grande manifestazione dove hanno partecipato migliaia di lavoratori metalmeccanici del Lazio, proprio a Cassino dove è presente uno stabilimento Fiat e proprio quello che dovrebbe essere colpito prossimamente dalla cura Marchionne.
Con questo manifestazione anche i lavoratori reatini hanno voluto dire NO a questo modello, un modello che ricatta i lavoratori, chiedendogli di rinunciare ai diritti in cambio del lavoro. Un modello che elimina il contratto nazionale di lavoro, rendendo più deboli i lavoratori. Nei territori come il nostro, martoriati da una grave crisi industriale, è fondamentale invece difendere il contratto nazionale che rimane ad oggi l’unico elemento di garanzia per i diritti ed i salari dei lavoratori.
La partecipazione allo sciopero nelle aziende reatine è stata ottima, superando di gran lunga quella che è la stessa presenza della Fiom all’interno delle stesse aziende. Questo significa che dietro le cose che diciamo e proponiamo ci sono i lavoratori e non solo quelli iscritti alla Fiom.
Lo sciopero ha visto una partecipazione nelle aree produttive che è stata di oltre il 70% in aziende come la Lombardini, Schneider e Tubi Spa e superiore ai dati precedenti anche nelle altre aziende.
Dopo questa manifestazione la posizione delle Fiom esce più forte ed è per questo che chiediamo alla Fiat ed a Confindustria di riaprire il tavolo di confronto. I lavoratori reatini, insieme alla Fiom, sono contrari alla "Marchionnizzazione" dell’Italia.