ASSOCIAZIONI, ISTITUZIONI E PRIVATI INSIEME PER MIGLIORARE IL TRATTAMENTO DEI PAZIENTI EMOFILICI

Convegno

Rieti si conferma in prima linea nell’assistenza ai pazienti emofilici ospitando il corso di formazione e aggiornamento “L’emofilia: problematiche e prospettive”.

L’evento, svoltosi a Palazzo Vecchiarelli, ha registrato l’intervento di importanti rappresentanti del mondo medico, associativo e istituzionale del Lazio, che facendo il punto sulla questione, hanno tracciato bilanci e delineato progetti per il futuro.

Già lo scorso anno, Rieti era entrata a far parte del modello Hub and Spoke di assistenza agli emofilici. Un network costituito da un centro madre di riferimento regionale (Roma) e da altri centri satellite tra i quali il Servizio Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’ Ospedale San Camillo de Lellis di Rieti.

“Questo incontro testimonia l’impegno della AUSL di Rieti nel migliorare l’assistenza ai pazienti del nostro territorio – ha affermato in apertura Rodolfo Gianani, direttore generale AUSL Rieti. “L’emanazione del Decreto n.U0057 del 12.07.2010, della Regione Lazio – ha continuato Sante Barbante, direttore del Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’ Ospedale San Camillo de’Lellis – ha fissato modalità e obiettivi per garantire un’assistenza di qualità e ottimizzare il fabbisogno di servizi ospedalieri e territoriali. In sintonia con queste parole quelle di Maria Gabriella Mazzucconi, responsabile Centro Emofilia Sapienza Università di Roma, centro Hub del Lazio di Coordinamento e Riferimento regionale, “Una cura efficace passa certamente attraverso una maggiore consapevolezza, non solo della patologia, ma anche delle possibilità di affrontarla al meglio e certamente un network delle strutture sul territorio, con un centro “madre” ed altri referenti, va incontro a quelle che sono le richieste dei pazienti”.

Proprio sui pazienti è intervenuto Ottorino Rossi dell’Associazione Emofilici del Lazio: “auspichiamo che il modello Hub and Spoke possa presto includere altre province laziali. Degno di nota poi in questo progetto è l’attenzione rivolta alle famiglie straniere che, sempre più numerose nel nostro territorio, trovano nell’emofilia un ulteriore limite ad una piena integrazione sociale".

Conclude Fabio Andreola, Business Unit Director di Baxter BioScience ”Baxter, oltre ad offire le piu’ avanzate soluzioni terapeutiche, ha reso disponibili in Italia servizi innovativi e totalmente gratuiti per il paziente emofilico. Ne sono esempio l’assistenza infermieristica domiciliare, la consegna dei farmaci a casa del paziente (Home Delivery), la fisioterapia domiciliare (HRA), e B-nect, un sistema di patient care interattivo medico-paziente basato sul web e realizzato in collaborazione con la multinazionale Cisco.

Rieti diviene protagonista di un importante progetto laziale per la cura dei pazienti emofilici e per Baxter questo assume un significato particolare, avendo noi proprio a Rieti un importante stabilimento di produzione.”