Il Comitato di Magliano Sabina, supportato da quelli di Collevecchio e Stimigliano, dopo l’imponente manifestazione organizzata sulla Flaminia in difesa dell’Ospedale il 13 novembre scorso, con lo spirito unitario e di collaborazione che da sempre lo contraddistingue, ha continuato a lavorare:
– ha studiato, con l’Amministrazione Comunale, le modalità e i dati da fornire all’avvocato incaricato per la presentazione del ricorso al TAR inteso come gesto di responsabilità verso la cittadinanza, nell’ottica della tutela del diritto alla salute del nostro territorio;
– ha chiesto l’intervento della Provincia per la riapertura di un tavolo di trattative con le istituzioni regionali che trovi il giusto equilibrio tra i bisogni assistenziali del nostro territorio e il riassetto della sanità regionale.
Con quest’ultimo obiettivo il comitato, sempre invitando il Sindaco a partecipare quale rappresentante istituzionale della comunità maglianese, ha incontrato il Presidente della Provincia Fabio Melilli che, condividendo la richiesta di un dialogo tra istituzioni democratiche volto a dare voce alle ragioni dell’intero territorio, si è attivato, in concerto con le altre Province laziali, per un incontro con la Governatrice Polverini.
Le festività natalizie, immediatamente successive, non hanno permesso un rapido riscontro, ma il Comitato anche se consapevole delle reali possibilità di riuscita, è fiducioso in questa azione come ulteriore tentativo per la salvezza dell’Ospedale e sul cui esito darà notizia.
La presentazione della bozza definitiva dell’atto aziendale dell’Ospedale M. Marini, attuativa del piano di riconversione del Decreto regionale n.80, ha visto il Sindaco Alfredo Graziani come estrema protesta per manifestare il dissenso nei confronti della chiusura del Marzio Marini, iniziare lo sciopero della fame poi sospeso dopo la comunicazione di un appuntamento fissato con il Direttore Generale Gianani ed uno in seguito con la Governatrice Polverini. Il Comitato nel frattempo, in linea con i principi di coerenza, correttezza e collaborazione al fine di rendere più incisiva questa azione ha contattato, per sensibilizzarli e coinvolgerli, i comitati, le associazioni e le organizzazioni presenti sul territorio ottenendo immediato consenso e disponibilità.
Per spingere una risoluzione accettabile rispetto ad un decreto ingiusto e non attento alle reali esigenze della gente di Sabina e Reatina e nell’ottica di condividere e ampliare questa battaglia a livello provinciale, il Comitato ha concordato in una riunione avuta con i rappresentanti delle sigle sindacali provinciali una MOBILITAZIONE A RIETI MERCOLEDI 26 GENNAIO per la quale richiama all’attenzione e invita alla massima partecipazione tutto il territorio perché…….l’unione fa la forza!