Oggi, ha avuto luogo presso la sede AUSL di Viale Matteucci, un incontro tra il Direttore Generale dr. Rodolfo Gianani, affiancato da alcuni Responsabili sanitari aziendali ed i rappresentanti delle OO.SS. dei medici di famiglia maggiormente rilevanti in ambito provinciale (FIMMG, SNAMI, Intesa Sindacale) per esaminare le più urgenti problematiche sanitarie del territorio, alla luce dei vincoli posti dai recenti Decreti Commissariali che hanno contribuito a connotare il nuovo assetto del SSR, caratterizzato dalla rimodulazione dell’offerta ospedaliera per pazienti acuti e post acuti.
In tale quadro si è concordato sull’obiettivo prioritario di riqualificare l’assistenza territoriale, affinché questa sia in grado di fornire soluzioni valide alla crescente domanda di salute, restituendo piena dignità al ruolo del medico di famiglia come figura centrale nella gestione del paziente.
Ciò in una realtà caratterizzata da criticità ben note quali l’allungamento dei tempi d’attesa del Pronto Soccorso, le rilevanti liste di attesa in alcune branche specialistiche, la frammentazione territoriale – con oltre 140 studi medici presenti nella provincia – e le conseguenti difficoltà di un collegamento organico fra Ospedale e Territorio, caratterizzato tra l’altro da un tasso di popolazione anziana tra i più alti del Lazio (il 24% della popolazione residente).
La strategia delineata, che si intende perseguire attraverso la stipula con le OO.SS. di categoria di un Accordo Integrativo Aziendale correlato da un dettagliato crono programma ed articolato tramite interventi successivi sulla base di una verifica delle compatibilità finanziarie, prevede:
• L’attivazione, in tempi brevi, di un Ambulatorio Codici Bianchi, effettuato dai medici MMG e di Continuità Assistenziale, presso il P.S. del P.O. di Rieti, rivolto ad affrontare le patologie più lievi che accedono alla struttura, consentendo di accorciare i tempi d’attesa per i casi più gravi;
• L’attivazione del Punto di Primo Intervento della struttura di Magliano S.;
• La verifica della possibilità di dotare gli studi dei Medici di Famiglia di apparecchiature per la telemedicina, collegate con la struttura Ospedaliera, in grado di fornire consulenze e diagnosi in tempi brevissimi, in particolare nelle branche della Cardiologia e nella Radiodiagnostica;
• Una revisione del Nomenclatore Aziendale delle prestazioni aggiuntive che incentivi il medico di famiglia ad effettuare nei confronti dei propri pazienti, sia in sede ambulatoriale che domiciliare, piccoli interventi medico-chirurgici (medicazione e sutura ferite, bendaggi ortopedici, cateterismo urinario), così da evitare ricorsi impropri alla struttura Ospedaliera.
Si è concordato altresì che l’intero iter operativo venga affiancato da opportune azioni formative rivolte agli operatori sanitari, così da rendere sinergica l’azione a favore del cittadino malato.
Subito dopo questa prima fase verranno affrontate altre importanti tematiche quali: i percorsi diagnostico-assistenziali e la connessa definizione dei budget operativi.
Al termine dell’incontro le parti si sono riconvocate per giovedì 20 gennaio 2011 per la stesura delle prime linee operative dell’Accordo.