Rietidecide: pressione tributaria record a Rieti, necessitano nuove agevolazioni

“Abbiamo apprezzato che la recente indagine sulla qualità della vita di Italia Oggi abbia collocato Rieti nella prima metà della classifica. Ma, scorrendo gli indici, abbiamo visto prestazioni non certo brillanti relative alle condizioni economiche. Del resto, anche altre rilevazioni confermano la tendenza. L’Osservatorio Findomestic Banca ha ribadito che Rieti continua a mantenere il poco invidiabile primato nel Lazio tra i redditi pro capite più bassi. Oppure, la classifica Job Pricing, relativa agli stipendi medi nazionali e regionali, che colloca il Lazio al quinto posto in Italia e Rieti fanalino di coda regionale con 25334 euro.
A questi dati, noi aggiungiamo l’ulteriore, grave elemento della pressione tributaria che ha raggiunto ormai livelli elevatissimi. Dai dati raccolti dalla nostra associazione, limitandoci alle tasse comunali per il 2017, una famiglia media con reddito annuo lordo familiare di 25mila euro e con un’abitazione di 90 mq, si troverà a pagare: 240 euro per l’Addizionale Irpef, 410 euro per la Tassa sui Rifiuti (Tari), 325 euro per acqua e depurazione, per un totale di 1055 euro. Se a questo consistente esborso aggiungiamo l’Imu seconda casa o aree fabbricabili spuntano altri 1000 euro che portano il conto a oltre 2050 l’anno.
Risulta estremamente urgente una riflessione sulla pressione tributaria a carico dei reatini, anche in considerazione dell’aumento delle cosiddette nuove povertà, fenomeno sempre più rilevante anche in città. Rietidecide ritiene che il Comune di Rieti debba avviare una seria azione di alleggerimento della pressione fiscale e tributaria, per aiutare quelle tante famiglie che sempre più difficilmente arrivano a fine mese. A tal fine, si potrebbe immaginare l’inserimento nel regolamento comunale di nuove agevolazioni, oltre a quelle già previste dalle normative nazionali.
Chiediamo che il tema delle agevolazioni rientri nella discussione del prossimo bilancio di previsione del Comune di Rieti e che la spesa per fronteggiare e pareggiare la minore entrata per le casse comunali, venga individuata nel complesso della spesa sociale corrente dell’Ente che incide, da anni, per svariati milioni di euro. La scelta delle categorie alle quali applicare le agevolazioni spetterà poi agli amministratori, che avranno così la possibilità di dimostrarsi davvero buoni amministratori e non semplici contabili. In ogni caso, a nostro avviso il dato fondamentale è che l’alleggerimento fiscale deve considerarsi ormai una priorità anche a livello comunale. Infine, segnaliamo che le difficoltà delle famiglie influiscono anche sulle mancate entrate per le casse dell’Ente, salite a quasi 13 milioni e mezzo per la tassa sui rifiuti e ad oltre 8milioni e 300 mila euro su Ici/Imu. Le mancate entrate per il Comune toccano quindi la cifra monstre di 22 milioni di euro, un dato non più sostenibile sul lungo periodo per l’Ente. Bisogna agire, e in fretta, su questi temi”.
E’ quanto dichiara il Presidente dell’Associazione Rietidecide, Ivano Paggi.