Con l’approvazione di un’apposita delibera di indirizzo,
I nuclei familiari numerosi saranno così soggetti a minori oneri nell’accedere a servizi come asili nido, scuolabus, mense scolastiche e assistenza agli anziani.
Si tratta di un primo passo verso una nuova forma di fiscalità agevolata già sperimentata a livello comunale (Parma è stata la prima città in Italia a rimodulare le tariffe in base alla composizione dei nuclei familiari) e su cui
Gli enti locali hanno infatti risorse limitatissime, come dimostrano le sempre maggiori restrizioni imposte al personale, ed anche per questo sarà opportuno il coinvolgimento delle forze sociali, peraltro sulla scia di altre amministrazioni che hanno già avviato progetti simili.
Un’analoga iniziativa è stata ad esempio assunta lo scorso ottobre dal Comune di Roma, con l’approvazione all’unanimità della delibera che introduce il cosiddetto “Quoziente Roma”. La delibera prevede che famiglie con figli di età inferiore ai 24 anni e quelle con invalidi, disabili, o anziani oltre i 65 anni a carico, paghino meno servizi e tariffe comunali come asili nido, mense, trasporti scolastici, rifiuti o altre individuate da un tavolo di concertazione con le associazioni familiari e le parti sociali.
Rispetto al classico Isee (Indicatore situazione economica equivalente), il “Quoziente Roma” tiene quindi conto non solo del reddito, ma anche di altri fattori. In particolare, le nuove tariffe non saranno applicate solo alle coppie sposate, ma anche a tutte le famiglie che costituiscono nuclei composti, ad esempio, da madre e figlio, fratello e sorella, nonna e nipote.
L’articolazione degli interventi agevolativi e la definizione di specifici parametri compatibili con il bilancio comunale rappresentano dunque i due passaggi cruciali affinché le buone intenzioni mostrate con la delibera d’indirizzo approvata dalla giunta comunale reatina non rimangano tali.
Come sindacato da sempre attento ai bisogni delle famiglie, chiediamo quindi che il Comune, nel redigere le linee guida degli interventi a favore delle fasce deboli della popolazione, si apra al contributo delle organizzazioni che operano nel sociale, naturalmente nel doveroso rispetto delle attribuzioni di ciascuno.