Ancora un importante riconoscimento per Nazareno Strampelli che venerdì 2 dicembre sarà celebrato a Bologna per iniziativa della prestigiosa Accademia Nazionale di Agricoltura, tra le più importati istituzioni italiane di questo settore attiva fin dal 1807. Il tema del convegno è “L’eredità di Strampelli. Dal genio ai geni, un secolo di innovazione varietale”.
L’iniziativa è sponsorizzata dalla Regione Emilia Romagna e, oltre a numerose altre autorità, è previsto l’intervento del ministro delle politiche agricole Maurizio Martina. Dopo i saluti istituzionali la relazione introduttiva sarà tenuta da Roberto Lorenzetti, direttore dell’Archivio di Stato di Rieti che affronterà il tema “L’avventura scientifica di uno scienziato di provincia. La rivoluzione verde di Nazareno Strampelli”. A lui seguiranno i professori Pasquale De Vita (CRA-Foggia) che tratterà il tema della “varietà e geni di Nazareno Strampelli”, Silvio Silvi (Univ. Di Bologna) “Da Strampelli a Todaro al genoma”, Luca Ruini (Barilla S.p.A) che parlerà del miglioramento genetico del grano duro, Alberto Lipparini (Assosementi) che affronterà il tema dell’industria sementiera. Concluderà l’incontro Michele Morgante (Univ. Di Udine e Presidente della Soc. Ital. Di Genetica Applicata).
Un incontro importante – ha dichiarato Roberto Lorenzetti – che si svolge proprio in quella che fu la casa di Francesco Todaro riferimento fondamentale dell’agricoltura italiana del primo novecento e caposcuola di quel metodo della selezione genealogica universalmente riconosciuta come l’unico possibile per il miglioramento della cerealicoltura e che Strampelli mise prepotentemente in crisi con il suo metodo dell’ibridazione.
Forti furono le polemiche tra Todaro e Strampelli, ma sempre di grande rispetto, un rispetto che dura ancora oggi come testimonia questo convegno. L’appuntamento è per il 2 dicembre alle ore 10 presso la sala Monticelli in piazzetta dei Servi 3 a Bologna.