Per cambiare il destino della SS Salaria credo che occorra qualcosa di più e di nuovo che una semplice operazione ragioneristica; c’è bisogno di altro, molto altro.
E’ confortante che siano stati confermati nel Bilancio Regionale 2011 i 60mln per i lavori sulla nostra consolare; negli accordi recenti con le parti sociali, Organizzazioni Sindacali e Confindustria sopratutto, avrebbero dovuto diventare già 100 nell’ormai trascorso 2010; così come a questo finanziamento si doveva accompagnare l’incremento di 30.000 posti/ treno sulle tratte ferroviarie Regionali (tra cui la Passo Corese- Roma Tiburtina).
Atteso che l’ultimo intervento serio sulla Salaria è dei primi anni ’90 con la realizzazione delle gallerie di San Giovanni Reatino che permisero sia i raccordi con la Rieti-Terni e la Rieti-Ascoli Piceno sia la salvaguardia della Valle dell’Ariana e di Fonte Cottorella, rispetto al passato di nuovo c’è solo il fatto che a "dedicarsi" a questo ormai ventennale problema vi è una truppa di amministratori sempre più numerosa quantitativamente: un Senatore, un Assessore Regionale, quattro Consiglieri Regionali, un Presidente della Provincia.
Ce la faremo questa volta? Nessuno può assumersi il merito di qualcosa che ad oggi non esiste; c’è bisogno di altro che una semplice trascrizione di una posta in bilancio; come dimostrano questi decenni trascorsi inutilmente.