Nuove ordinanze di custodia cautelare in carcere per la banda dei GHOST RAIDERS notificate nei vari carceri della Regione ad opera dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Rieti.
La notte del 5 dicembre scorso, al termine di una complessa indagine, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo disarticolavano un’agguerrita associazione a delinquere composta da cittadini Romeni dedita a furti ai danni di esercizi commerciali e abitazioni.
9 pregiudicati stranieri (8 romeni e un albanese) sono stati catturati e sottoposti a fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Rieti (con provvedimento firmato dal Procuratore dott. Saieva e dal Sostituto Procuratore dott. Francia) nel quale si ipotizza il reato di associazione a delinquere (art 416 c.p.) e un numero impressionante di furti aggravati e continuati commessi in varie aree del Lazio e dell’Umbria.
Sono finiti in manette:
1 Ciuta Nicusor, soprannominato “Nicu”, nato in Romania nel 1986;
2 Ciuta Culita, nato in Romania il nel 1983;
3 Gherman Daniel Robert, soprannominato “Dan Mertic”, nato in Romania nel 1981;
4 Habibi Indrit, soprannomiato “Didi”, nato in Albania nel 1979;
5 Botu Nicusor, nato in Romania nel 1979;
6 Stiru Catalin Silviu nato in Romania nel 191;
7 Dumitrascu Adrian, nato in Romania nel 1979;
8 Iordache Costel, nato in Romania nel 1987;
9 Artem George, nato Romania nel 1986.
Le indagini erano state avviate dal Reparto Operativo del Comando Provinciale nel mese di settembre, a seguito di una escalation di furti ai danni di esercizi commerciali e abitazioni che si stavano verificando nel territorio.
I componenti della banda nel corso del blitz venivano catturati nei seguenti territori:
Ariccia: catturato Botu Nicusor
Roma Casilina: cattutati Ciuta Nicusor e Ciuta Culita
Civita Castellana: catturati Dumitrascu Adrian, Iordache Costel e Artem Gorge
Castel Gandolfo: catturato Habibi Indrit
Pavona: catturato Gherman Daniel Robert
Cecchina: catturato Stiru Catalin Silviu.
Gli indagati venivano tradotti nelle rispettive case circondariali di Roma Regina Coeli, Viterbo e Velletri.
Nei giorni successivi i Tribunali di Roma, Viterbo e Velletri (competenti per territorio) dovevano pronunciarsi sul fermo emesso dalla Procura di Rieti.
L’impianto accusatorio reggeva e tutte le Procure convalidavano il fermo.
Nel contempo rinviavano gli atti alla Procura di Rieti, ritenendola territorialmente competente ai fini processuali.
Le motivazioni del trasferimento degli atti a Rieti erano determinate dalla cronologia temporale dei furti commessi dal sodalizio criminale. In tale ottica i primi furti scoperti, addebitati agli indagati, erano proprio quelli commessi a Rieti (dai quali era partita l’indagine), ed in particolare:
– furto presso l’esercizio commerciale “Stereus” sito in Rieti, via Prolessi, 66 – Fatto commesso la notte del 16 Maggio 2010;
– furto presso l’esercizio commerciale “L’isola dolce”, ubicato in Rieti, via Prolessi, 3 – Fatto commesso la notte del 13 Agosto 2010.
Tutto il fascicolo processuale è stato trasmesso all’ufficio GIP del Tribunale Reatino.
Il GIP, Andrea Fanelli, ha così rinnovato le Ordinanze di Custodia Cautelare in Carcere nei confronti dei 9 arrestati, confermando l’accusa di associazione a delinquere finalizzata ai furti e ricettazione.
Una nuova Ordinanza, la decima, è stata emessa a carico di un altro componente dell’associazione:
– Popa Cristinel, nato in Romania nel 1981.
L’uomo, ritenuto il capo del sodalizio, non era stato colpito dai decreti di fermo emessi dalla Procura di Rieti, in quanto, nel corso delle indagini dell’Arma di Rieti, era stato arrestato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Verbania per una serie di furti perpetrati in Piemonte, prima del suo trasferimento nel Lazio.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo si sono così portati nei vari carceri ove gli indagati erano detenuti notificandogli, così, le nuove ordinanze.