Intesa tra l’associazione ambientalista GRE e la CARITAS per la gestione dei beni eccedenti raccolti dai volontari di tutta la Regione per le vittime del terremoto di Amatrice ed Accumoli: quintali di generi di prima necessità tuttora stoccati e non impiegabili per le popolazioni del cratere grazie anche all’enorme solidarietà di tutto il popolo italiano, verranno destinati alle famiglie indigenti del reatino ed in particolare nel territorio del Comune di Cittaducale, grazie alla disponibilità che la locale Caritas, che ha sede presso la parrocchia di Piazza del Popolo a Cittaducale, ha manifestato in tal senso. Tutte le coperte, lenzuola, federe, cuscini, piumoni e indumenti raccolti che non si è potuto distribuire perché non nuovi, invece, verranno donati alla Caritas di Rieti.
All’indomani del terremoto che ha devastato Amatrice il 24 agosto i GRE LAZIO, coordinati per l’emergenza da Marco Tiberti, erano nel cratere per portare i primi aiuti materiali, in serrato coordinamento con il sindaco di Cittareale e fin a raggiungerne di notte la via principale di Amatrice con un fuoristrada pieno di farmaci, consegnati all’ospedale da campo.
Ingenti aiuti sono stati poi consegnati nelle varie frazioni di Amatrice, località anche remote distanti tanto dal grosso degli aiuti quanto dai riflettori: tra queste, il soccorso è stato rivolto in particolare alla tendopoli di Cornillo Vecchio gestita dalla Protezione Civile di Rieti NOE (Nucleo Operativo Emergenze) a cui, oltre a farmaci, è stato donato anche un frigorifero.
Numeroso il contributo, successivamente allo spostarsi della crisi sismica in Marche ed Umbria, portato anche a Visso e ad Ussita, sebbene ingenti frane che hanno comportato addirittura l’evacuazione del Comune hanno reso impossibile una consegna programmata in coordinamento con il sindaco e un assessore.
“E’ stato uno sforzo immane ed interamente autofinanziato – ha sottolineato Marco Tiberti, Responsabile Agromafie G.R.E. Lazio e Responsabile Dipartimenti Acque e Alimentazione in European Consumers – talvolta siamo stati sul punto di mollare le spedizioni, tanto stato difficile raggiungere questi comuni terremotati, spesso isolati da frane e strade chiuse per caduta macigni o con il manto stradale sprofondato e spaccato, senza guardrail finiti in fondo valle, reti di contenimento-pietre sollevate e lacerate per decine di km, paramassi divelti e finanche il Nera straripato. Ma abbiamo cercato di fare del nostro meglio, e malgrado tutte queste enormi difficoltà i GRE hanno consegnato quintali di aiuti nelle zone terremotate di Lazio, Umbria e Marche, mossi solo da desiderio di portare aiuto a queste popolazioni fiere pur nella massima sofferenza che può provare solo chi in un attimo ha perso tutti i sacrifici di una vita e talvolta anche i propri cari”.
“Ora abbiamo dovuto prendere una decisione – ha affermato Carlo De Falco, Presidente regionale dei G.R.E. – perché i magazzini di tutte le associazioni sono pieni di aiuti in esubero e di tutti ne è la summa quello della ASM di Rieti che ha al suo interno ben 18.000 mq di pallet di generi di prima necessità (alimenti, molti anche in scadenza, detergenti e vestiti) gestiti dalla Protezione Civile Dicomac – Direzione di comando e controllo. Soprattutto per i generi alimentari, poi, ci siamo posti il problema della scadenza, e pertanto abbiamo deciso di impiegarli per il sostegno delle famiglie indigenti in un altro comune inserito nel cratere, Cittaducale, dove per gli ingenti danni sismici, oltre ad alcune abitazioni, sono stati evacuati l’intero Comando Compagnia e Comando Stazione CC nonché parte della Scuola forestale. Tutto il tessile, invece, andrà a Rieti: coperte, scarpe, cuscini, lenzuola, maglioni”.
“Voglio pertanto ringraziare le Caritas di Rieti e di Cittaducale – ha continuato Carlo De Falco – perché ci permetteranno di concludere il nostro impegno senza che nulla vada sprecato. Un ringraziamento particolare, anzi la mia gratitudine vanno a Marco Tiberti, il quale dopo mesi di incessante lavoro e continuo stress ha avuto anche un malore che lo ha costretto ad una settimana di degenza ospedaliera. E poi tutti coloro che ci sono stati vicini: Marco Rapagnani dirigente regionale del GRE Lazio che ha coordinato le attività di raccolta degli aiuti, l’associazione Viviamo Le Rughe di Formello, il signor Mario Grillo e tutto il personale del Centro Commerciale L’Aliante di Rieti che ci hanno consentito il ricovero dei beni raccolti nonché fornito massima assistenza nella movimentazione dei beni, Giuseppe Amici del NOE della Protezione Civile, Ludovico Gippetto di Palermo, Alessandro Leoncini e Dina Rencricca Perri del Comitato di Quartiere La Rustica di Roma, il dottor Marcello Nobili della Caritas di Rieti”.