Arrestati dalla polizia tre stranieri per spaccio di sostanze stupefacenti

Nella mattinata odierna la Squadra Mobile della Questura di Rieti, a conclusione di un’articolata attività di indagine, finalizzata al contrasto dei reati in materia di sostanze stupefacenti ha eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP del Tribunale di Rieti, dottoressa Francesca Ciranna, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica, dottoressa Luana Bennetti, nei confronti di altrettanti soggetti responsabili, a vario titolo, dei reati di detenzione e spaccio di sostanze ad effetto stupefacente del tipo marijuana e hashish.
Le indagini sono iniziate alcuni mesi fa dopo una serrata attività info – investigativa su una presunta attività di spaccio di marijuana che vedeva coinvolti alcuni extracomunitari da pochi mesi trasferiti nella provincia reatina    in qualità di aspiranti rifugiati politici.
In particolare, nell’ambito dell’attività di repressione dei reati di spaccio di sostanze stupefacenti, il personale della Squadra Mobile, concentrando la propria attenzione sulle fasce di età più facilmente influenzabili in relazione all’abuso di dette sostanze, accertava che in città, ed in particolare nel centro storico, alcuni soggetti di etnia straniera erano dediti alla illecita attività di spaccio di dosi di droghedi largo consumo soprattutto in favore di giovanissimi.
Venivano pertanto effettuati appositi servizi che consentivano, in una prima fase, di effettuare numerosi sequestri di dosi di hashish e marijuana a carico di giovani reatini, alcuni dei quali minorenni.
In tale contesto, lo scorso 23 maggio è stato arrestato un cittadino del Gambia, di anni 25, alla cui identificazione si è arrivati dopo aver sequestrato una dose di marijuana trovata in possesso di un minorenne che l’aveva poco prima acquistata: l’immediata perquisizione effettuata nei confronti dello spacciatore consentiva di rinvenire altra sostanza stupefacente del tipo marijuana e hashish e di sequestrare 900 euro, presunto provento dell’illecita attività.
Successivi approfondimenti investigativi consentivano di individuare un’abitazione, in pieno centro cittadino,  nella quale sono domiciliati alcuni richiedenti asilo, caratterizzata da un’assidua e insolita frequentazione di  giovani.
All’interno della stessa, il personale della Squadra Mobile, con l’ausilio di due unità cinofile, effettuava una perquisizione all’esito della quale traeva in arresto un cittadino nigeriano di anni 27 e un    cittadino del Gambia, di anni 22, per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sequestrando un consistente quantitativo di marijuana.
Nel frattempo l’attività di indagine proseguiva con l’ elaborazione dei tabulati di traffico pregresso delle utenze cellulari in uso ad altri cittadini extracomunitari e con l’escussione dei soggetti che avevano avuto contatti telefonici con i presunti pusher, alcuni del tutto sconosciuti ai vari organi investigativi, tra i quali figurava anche un rilevante numero di giovani reatini minorenni. Proprio in questa fase emergevano i particolari della illecita attività posta in essere dagli spacciatori e il loro pregiudicato modus operandi consistente nell’avvicinare soggetti appartenenti alle fasce deboli.
È stato accertato, infatti, che solitamente la cessione di dosi avveniva nei luoghi di maggiore aggregazione e incontro dei giovani, in particolare, nelle vicinanze di istituti scolastici, e che, per assicurarsi la fedeltà degli acquirenti, in più occasioni gli spacciatori, oltre a vendere la dose richiesta, facevano dono di una o più dosi di hashish e/o marijuana. Qualora, inoltre, fossero trascorsi alcuni giorni senza ricevere richieste, erano essi stessi a chiamare i clienti invitandoli a farsi vivi.
Da questa attività di indagine emergono due dati rilevanti: la conferma che anche in questo Capoluogo, purtroppo, si è di molto abbassata la fascia di età di chi    sperimenta per la prima volta l’uso di sostanze stupefacenti (in alcuni casi sono stati accertati consumatori di soli 14 anni ) e l’inconsapevolezza di tanti giovani che sono stati sentiti durante le indagini, nonché, in taluni casi, degli stessi genitori, sia dei danni provocati dall’abuso di droghe sia delle sanzioni circa la detenzione di modiche quantità di sostanza stupefacente.
Al termine delle escussioni dei testimoni (dalle cui dichiarazioni è emerso che gli episodi di spaccio di dosi di stupefacente erano oltre quattrocento in un ristretto arco temporale)    e dei successivi accertamenti, sono stati quindi identificati compiutamente altri tre soggetti dediti alla illecita attività di spaccio, arrestati questa mattina, ovvero G. A., di anni 25, già tratto in arresto lo scorso 23 maggio, T. M.  cittadino del Gambia di anni 22  e F. Y. cittadino della Guinea Bissau di anni 22, tutti richiedenti asilo, i quali agivano individualmente: mentre G.A. e F.Y. erano già noti alle forze dell’ordine per pregresse denunce, sempre per i medesimi reati, T.M., di fatto, era    sconosciuto e nella ricostruzione scaturita dalle indagini è risultato il soggetto più accreditato tra i giovani acquirenti nell’illecito mercato dello spaccio di droga.
L’importante risultato conseguito dagli operatori della Squadra Mobile è frutto di una meticolosa attività di indagine condotta alla “vecchia maniera” con l’impiego di tradizionali servizi di appostamento, pedinamento, riconoscimenti fotografici, perquisizioni e sequestri di iniziativa e con l’escussione di tanti acquirenti  i quali hanno fornito conferme a tutte le ipotesi investigative formulate dagli investigatori della Squadra Mobile.
Al termine degli accertamenti di rito i tre arrestati sono stati associati presso la locale Casa Circondariale. Nel corso dell’intera attività sono state sequestrate decine di dosi di stupefacente  e oltre 300 grammi tra hashish e marijuana.
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