La Cisl Roma Capitale e Rieti in merito alle problematiche relative al nostro territorio sottolinea come più volte manifestato l’importanza che la ricostruzione debba necessariamente transitare per lo SVILUPPO del territorio stesso.
Dobbiamo mettere al centro adesso e senza alcun indugio ulteriore tutte le risorse necessarie, sia politiche sia economiche, per creare sviluppo, occupazione e crescita attraverso alcune linee di intervento prioritarie. La circostanza del sisma e la situazione che questo territorio sta vivendo da anni non consentono alcuna attesa ulteriore ma c’è la necessita imminente di ripartire dagli eventi sismici con investimenti che chiediamo da anni e che ora sono vitali per la tenuta sociale del territorio stesso.
Rete viaria/infrastrutturale, sanità/assistenza ed edilizia scolastica siano al centro dell’agenda politica.
Rieti ed il suo territorio non può più essere isolato dal mondo ed il raddoppio della strada Salaria per Roma è una necessità primaria per lo sviluppo con il conseguente collegamento della Capitale a Rieti e dunque con Ascoli. Il completamento dei lavori della strada salaria da Micigliano in direzione di Amatrice prima e Arquata del Tronto poi, il completamento della Rieti/Terni e della Rieti/Torano. Dobbiamo portare Rieti fuori dal perenne isolamento, solo così potremo ipotizzare la ricostruzione e lo sviluppo dei territori.
Rieti dovrà vedere realizzato il nuovo Ospedale di Amatrice ed in attesa si deve procedere con il potenziamento della Casa della Salute di Magliano Sabina e si deve accelerare l’apertura della seconda Casa della Salute a Rieti città. Inoltre si devono prevedere gli interventi necessari di consolidamento sismico dell’Ospedale De Lellis.
Rieti deve ripartire dalla cultura, dall’Università e dalla scuola. Vivere un territorio sismico di livello 1 e 2a e 2b vuol dire investire in edilizia scolastica con la costruzione di nuove scuole antisismiche in cui, oltre a dare sicurezza ai nostri ragazzi, si inizi un percorso culturale nuovo, attraverso la costruzione conseguente di una nuova idea di città in cui le nuove generazioni sappiano convivere in modo sicuro con i movimenti tettonici tipici della zona appenninica. L’università ed il suo ipotizzabile decentramento di alcune facoltà dalla Capitale a Rieti può essere un ulteriore tassello determinante di sviluppo per Rieti stessa ma anche di decongestionamento per Roma.
Per la CISL ROMA CAPITALE E RIETI Paolo Bianchetti, coordinatore Confederale di Rieti