L'ATC RI 2 INCONTRA LA POLITICA PER REGOLAMENTARE LA FILIERA DELLA FAUNA SELVATICA

Allevamento lepri

L’Ambito Territoriale di Caccia Rieti 2 presenterà martedì 21 dicembre, presso l’agriturismo Cardito a S.Rufina di Cittaducale, le proposte operative per fare sviluppo d’impresa nel settore dell’economia ambientale.

Coniugare economia e conservazione delle risorse naturali, dichiara il Presidente dell’ATC RI 2, Gianfranco Gianni, è una opportunità per la Provincia di Rieti che deve essere associata con l’esigenza di tanti agricoltori e allevatori che da troppo tempo stentano a fare utile.

Quando si parla di uso delle risorse naturali, continua Gianni, il pensiero generale si indirizza immediatamente allo sfruttamento, se si parla di guadagno si pensa alla speculazione mentre se si avvia un ragionamento sulla fauna selvatica il pensiero dominante è la tutela.

Tutelare, non è sinonimo di non toccare ma di corretta gestione ed è per questa ragione che l’ATC si è dotato di un piano di gestione, scientificamente validato, che contiene, a seconda dei casi, ripopolamenti o prelievi.

In questo contesto di corretta gestione si colloca una economia, già presente in ambito provinciale, a cui è necessario dare correttezza normativa e delineare le prospettive di sviluppo.

Fare economia significa fare incontrare il prodotto con il mercato, ma nella Provincia di Rieti pur esistendo un mercato di fauna selvatica di allevamento non esistono i produttori mentre laddove esiste un prodotto, vedi cinghiali di cattura, non esiste un mercato.

Appare evidente, con questa premessa, che la prima questione è dare certezza normativa in un quadro di riferimento Regionale e Nazionale che consente alle Amministrazioni Locali ampie possibilità di regolamentazione. Solo un percorso normativo sarà in grado di consentire la riattivazione delle trappole di cattura dei cinghiali.

Un secondo importante momento è dato da una azione di marketing per incentivare l’uso della fauna selvatica di allevamento nel circuito alimentare. In particolare nella ristorazione con l’utilizzo di prodotti tipici, ma anche nel consumo domestico attraverso  l’altro grande filone che è l’innovazione di prodotto (paste ripiene, salse, sughi e insaccati).

In breve, conclude Gianni, alla politica non chiediamo di fare economia ma di creare i presupposti e le condizioni per quanti vogliono entrare nel mondo dell’imprenditoria.