Che brutta sorpresa per i cittadini di Rieti! Lo scorso 25 novembre la giunta comunale ha, infatti, deliberato con decorrenza 1 gennaio 2010 l’aumento delle tariffe idriche. A giustificazione di tale incremento, cosi come recita l’atto di giunta, è stato posto il fatto che le attuali tariffe non consentono più una corretta e totale copertura dei costi del servizio idrico integrato, attualmente pari soltanto a circa il 90%.
Pertanto, con efficacia retroattiva (cosa ancora più grave e fastidiosa trattandosi di aumenti), l’Amministrazione comunale ha ritenuto di procedere ad una crescita media, rispetto alle tariffe che erano in vigore, del 6,76% comunicando che i costi di gestione avevano subito incrementi notevolmente superiori all’indice di inflazione ufficiale.
Ad avviso dello scrivente tale aumento tariffario, oneroso per tutti i cittadini, costituisce un problema in più per moltissime famiglie reatine già vessate dall’attuale crisi, nonché da alcune situazioni strettamente locali (vedasi alla voce disoccupazione e ricorso agli ammortizzatori sociali), che rendono l’aumento non facilmente sostenibile.
Ritengo che, proprio a fronte di queste difficoltà sempre più ampie nel nostro territorio, l’Amministrazione Comunale dovrebbe istituire un bonus-acqua, così come applicato nel settore energia (Enel e Metano), per venire incontro a quelle categorie più deboli, con un reddito ISE massimo di 7.500 euro annui. Al riguardo, va ricordato che il Bonus applicato alle bollette nel settore Energia comporta una decurtazione media del 20% dell’importo.
Tornando più strettamente all’aumento delle tariffe idriche, è stata in particolare incrementata la quota fissa che per il domestico residente passa da 8 a 12 euro, per il domestico non residente da 40 a 65 euro. Altro punto, a mio avviso estremamente delicato, riguarda l’aumento alla voce usi diversi, che riguarda anche il settore commercio, particolarmente in crisi, con un balzo in avanti di circa il 15%.
Il tutto, ancora una volta, come conseguenza di una mancata azione amministrativa sul contenimento della spesa, con inevitabili e pesanti ripercussioni, alla voce servizi, sui cittadini, costretti così a pagare, e quindi in parte a risanare, una gestione poco attenta agli sprechi, Il compito di un’amministrazione dovrebbe essere rivolto all’esatto contrario, cioè l’ attuazione di una strategia tesa a contenere la spesa e garantire contemporaneamente un servizio efficiente nei settori di propria competenza.
Nell’augurarmi che almeno quelle forme di contenimento delle tariffe, i sopraccitati bonus, vengano applicati, il mio impegno proseguirà intenso affinché nel prossimo bilancio di previsione 2011 possano emergere dei forti segnali di controtendenza alla politica fin qui attuata, con beneficio concreto di tutti i cittadini.