Ho letto l’articolo dell’Assessore Costini in cui mi definisce “mastino dell’opposizione”. Non credo di essere un “mastino”, provo soltanto a svolgere la mia funzione di consigliere comunale.
Anche se sembra che nei palazzi del potere di questa città, si siano tutti dimenticati di una regola fondamentale della democrazia, c’è una maggioranza che governa, e un’opposizione che contrasta, e indica strade differenti, intorno a programmi e progetti diversi, e tra l’altro per svolgere quello che la norma consente il ruolo di controllo politico amministrativo.
Il vero problema è che nei “palazzi del potere”, come li chiama lo stesso Assessore Costini (il Comune di Rieti è uno di questi, e lui lo abita da anni), ormai questa regola è saltata da tempo, poiché la strada fondamentale di buona parte della politica reatina, è quella dell’inciucio e del trasversalismo, non pestarsi i piedi, non contraddire i potenti di turno, tutto può e deve essere, controllato, comprato, omologato. Ci sono Enti che sono gestiti e governati da anni insieme da parti del centrodestra e del centrosinistra, e non mi sembra che questo abbia creato scandalo o discussione nel vasto panorama politico reatino, o sbaglio?
Il sottoscritto non “avanza teoremi”, come dichiara l’Assessore Costini, porto avanti dei fatti, come accaduto a Campomoro, in via Turilli, per il fotovoltaico nella piana, per il cambio di destinazione d’uso di immobili ricadenti in aree industriali, con sole “discutibili” manovre catastali, e potrei continuare visto che i problemi che ho sollevato, sono stati tanti e diversi in questi anni.
Riguardo via Turilli, per quella zona parlo in termini generali e non particolari, come l’assessore sembra quasi adombrare. In via Turilli, come probabilmente in altre zone di Rieti non si potevano rilasciare permessi a costruire attraverso la Nicolazzi, perché non esiste un piano pluriennale di attuazione, e non è mai stato approvato un piano particolareggiato, e non esiste una zona di completamento, come la Nicolazzi stessa richiede, considerato che non ci sono infrastrutture e pubblici servizi, e che l’area di espansione non può essere quindi considerata di completamento . A proposito sarebbe interessante sapere, perché il Comune di Rieti non si è dotato di un nuovo piano di attuazione (P.P.A.), tenuto conto che quello vecchio è scaduto dal 1993, e che il nuovo per il quale da anni è stato affidato l’incarico per la redazione, non è mai stato adottato, e probabilmente giace dentro i cassetti dell’amministrazione comunale.
Andrò quindi avanti con il mio lavoro di opposizione di consigliere del centrosinistra in questa città, ma nell’era dell’inciucio e del trasversalismo, sembra che ormai svolgere il ruolo di oppositore sia una sorta di lesa maestà nei palazzi del potere. Non bisogna disturbare i manovratori e gli affaristi, di cui purtroppo ormai la politica è invasa, in ogni livello e purtroppo campo.
Sul merito della vicenda della Provincia che richiamava l’assessore Costini e dell’acquisto di un edificio per “aiutare un imprenditore in difficoltà”, non ho grandi elementi per giudicare la questione, visto che il mio ruolo è di consigliere comunale e non provinciale.
Dai fatti narrati mi appare come una cosa grave, e in ogni modo mi sento di dare un consiglio all’assessore, se ha elementi che ritiene giusti faccia il “mastino”.