Montanaro tenace a volte anche un po’ grezzo, Sergio Pirozzi o lo si ama o lo si odia, non è mai scontato ma sempre diretto come quando davanti alle telecamere dichiara candidamente: “sono di destra non piace ? Me ne frego”. Pirozzi dà fastidio perché dimostra di possedere una leadership innata e questo lo rende scomodo, e’ un uomo che non sarà mai asservito al potere ma solo al suo popolo, non lo vedremo mai fare la ruota assieme ai pavoni della politica o assieme a quelli che oggi si apprestano a banchettare sul tavolo dello strazio. Lui è quello con la felpa non Salviniana ma amatriciana come la sua salsa, che dopo 48 ore passate a spalare pur di strappare alla morte la sua gente, chiede ai giornalisti solo una sigaretta per continuare a reggere alla stanchezza e al dolore. A lui non interessa il colore politico quando si tratta di Amatrice. Inevitabili le indagini sulla scuola crollata, la stessa dove Sergio mandava i suoi figli , la stessa per cui dichiara che se ci saranno delle responsabilità: “chi ha sbagliato paghi. Io sono sereno”.
“Questo non è un elogio a Sergio Pirozzi e se prendo “carta e penna” lo faccio contro quel linciaggio mediatico messo in atto in questi giorni nei suoi confronti E’ indubbio che il suo carisma e la sua determinazione stuzzichino la vanità di alcuni Leader e del territorio e nazionali: allora eccolo qui, il sindaco montanaro, servito come facile bersaglio, il capro espiatorio usato per spostare l’attenzione dai livelli e quelle figure che invece avrebbero, nel caso di riscontri di illegalità, la responsabilità diretta. Non vorrei che attorno a questa tragedia si stiano giocando partite poco nobili che nulla hanno a che fare con il terremoto.
Ma il popolo del Pirozzismo e’ forte e massiccio come le sue montagne, e ha fatto una scelta di vita, basata sulla cultura della trasparenza e dell’azione: chi conosce il Sindaco dal cuore buono non metterà mai in dubbio la sua integrità morale, lotta per colui che vive attraverso le ” tre p ” pane pallone paese. Insomma Sergio e’ l’uomo che tutti vorrebbero essere ma non sono perché come dice Schopenhauer: “il destino può mutare, la nostra natura mai.”
di Maria Luisa Polidori
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“Questo non è un elogio a Sergio Pirozzi e se prendo “carta e penna” lo faccio contro quel linciaggio mediatico messo in atto in questi giorni nei suoi confronti E’ indubbio che il suo carisma e la sua determinazione stuzzichino la vanità di alcuni Leader e del territorio e nazionali: allora eccolo qui, il sindaco montanaro, servito come facile bersaglio, il capro espiatorio usato per spostare l’attenzione dai livelli e quelle figure che invece avrebbero, nel caso di riscontri di illegalità, la responsabilità diretta. Non vorrei che attorno a questa tragedia si stiano giocando partite poco nobili che nulla hanno a che fare con il terremoto.
Ma il popolo del Pirozzismo e’ forte e massiccio come le sue montagne, e ha fatto una scelta di vita, basata sulla cultura della trasparenza e dell’azione: chi conosce il Sindaco dal cuore buono non metterà mai in dubbio la sua integrità morale, lotta per colui che vive attraverso le ” tre p ” pane pallone paese. Insomma Sergio e’ l’uomo che tutti vorrebbero essere ma non sono perché come dice Schopenhauer: “il destino può mutare, la nostra natura mai.”
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