CARABINIERI, LUNEDI LE CELEBRAZIONI DELLA PATRONA VIRGO FIDELIS

Carabinieri di Rieti

Lunedì 22 novembre, verrà celebrata la VIRGO FIDELIS, patrona dell’Arma dei Carabinieri.
La cerimonia, organizzata dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Rieti, si svolgerà con le seguenti modalità:
– alle ore 09.30 all’interno del cimitero di Rieti verrà deposta una corona presso il cippo marmoreo in onore dei Carabinieri caduti;
-alle ore 11.00 verrà celebrata la Santa Messa nella Cattedrale di Santa Maria di Rieti, officiata da S.E. Monsignor Delio Lucarelli.

Alla cerimonia saranno presenti le massime Autorità civili e militari della Provincia, i Carabinieri in servizio ed in congedo del Comando Provinciale (compresi i componenti delle 3 Compagnie di Rieti, Cittaducale e Poggio Mirteto) e rappresentanti delle Forze Armate e di Polizia.

LA VIRGO FIDELIS
Il sacro rito è dedicato alla Madonna, “Maria Vergine Fedele”,proclamata in data 8.12.1949, da sua Santità Pio XII, patrona dell’Arma dei Carabinieri.
La scelta della “Virgo Fidelis” come Patrona dell’Arma, il cui culto è iniziato dopo l’ultimo conflitto mondiale, è ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato al servizio della Patria, è caratteristica dell’Arma dei Carabinieri. Da qui il motto: “Nei secoli fedele”).

LA BATTAGLIA DI CULQUALBER
In questa data ricorre anche il 69° anniversario della Battaglia di Culquaber.
La battaglia fu combattuta in Abissinia (l’attuale Etiopia) dal 6 agosto al 21 novembre 1941 fra Italiani e Britannici.
In quella battaglia il 1º Gruppo Mobilitato dei Carabinieri, sovrastato da preponderanti forze nemiche, si immolò quasi al completo con tale valore che ai pochi sopravvissuti gli avversari tributarono l’onore delle armi.
Oltre a numerose menzioni e decorazioni individuali, per il comportamento tenuto dall’intero Reparto, alla bandiera dell’Arma dei Carabinieri fu concessa una medaglia d’oro al valor militare con la seguente motivazione: “Glorioso veterano di cruenti cimenti bellici, destinato a rinforzare un caposaldo di vitale importanza, vi diventava artefice di epica resistenza.

Apprestato saldamente a difesa l’impervio settore affidatogli, per tre mesi affrontava con indomito valore la violenta aggressività di preponderanti agguerrite forze che conteneva e rintuzzava con audaci atti controffensivi contribuendo decisamente alla vigorosa resistenza dell’intero caposaldo, ed infine, dopo aspre giornate di alterne vicende, a segnare, per ultima volta in terra d’Africa, la vittoria delle nostre armi”. “Delineatasi la crisi, deciso al sacrificio supremo, si saldava graniticamente agli spalti difensivi e li contendeva al soverchiante avversario in sanguinosa impari lotta corpo a corpo nella quale comandante e carabinieri, fusi in un solo eroico blocco simbolico delle virtù italiche, immolavano la vita perpetuando le gloriose tradizioni dell’Arma”.

Gli eventi richiamano i valori impersonati dall’Arma, attraverso un modello reale e sempre più attuale che incarna gli ideali perenni di attaccamento al proprio dovere e di dedizione verso la Patria.

LA GIORNATA DELL’ORFANO
In occasione di questa ricorrenza, in tutti i Comandi dell’Arma, si celebra anche la “Giornata dell’Orfano”.
L’Arma affida la gestione del supporto alle necessità dei propri orfani all’Onaomac, un ente morale nato nel ‘48.
L’aiuto economico offerto dall’Opera nazionale di assistenza (che trova i suoi fondi nei contributi volontari offerti mensilmente dai militari dell’Arma), è stato inizialmente devoluto ai soli orfani di Carabinieri caduti in guerra o in servizio, poi è stato esteso anche a quelli dei deceduti in congedo.

RAIMONDO D’INZEO
Alla celebrazione interverrà Raimondo D’Inzeo (originario di Poggio Mirteto), Ufficiale dell’Arma dei Carabinieri fino al grado di Colonnello e specialista nella disciplina del salto ostacoli.
Fu campione olimpico nel 1960 a Roma e due volte campione del mondo (1956 e 1960).
Nei Giochi Olimpici del 1960, a Roma, l’allora Capitano D’Inzeo, conquistò la medaglia d’oro nel Gran Premio di salto ostacoli.
A coronamento di una carriera straordinaria, ha ricevuto l’onore di sventolare la bandiera tricolore durante la cerimonia d’apertura delle olimpiadi di Città del Messico. Senza ombra di dubbio, il miglior cavaliere italiano di tutti i tempi.