Ci scrive la ex dipendente del Comune di Cittaducale a seguito della sua denuncia per mobbing e demansionamento contro il Comune angioino. La ex dipendente tiene ad evidenziare la sua professionalità conclamata in titoli accademici e acquisita sul campo attraverso molteplici incarichi che ha rivestito in molte amministrazioni dove non ha mai dovuto ricorrere in alcun giudizio e che continua a svolgere presso un’altra amministrazione.
La ex dipendente evidenzia inoltre che qualsiasi interpretazione da parte del Comune di Cittaducale rispetto alla Sentenza trova un limite insormontabile costituito dalla propria soccombenza e dalla conseguente condanna al pagamento dei danni morali quantificati in 10.000 euro oltre a interessi legali e rivalutazione dalla data di inizio del processo per un totale di circa 11.000 euro. A questo si aggiungono le spese legali che ammontano a circa 12.000 euro per questo solo giudizio che si aggiunge ad altri del medesimo tenore e verso la stessa dipendente per i quali il Comune, ancora soccombente, ha dovuto pagare altri 8.000 euro e restituire somme spettanti alla dipendente a titolo di retribuzione con altrettanti interessi. Inoltre la ex dipendente evidenzia che da come risulta dai dati già pubblicati sul sito dell’Ente, la propria indennità ammontava a complessivi 7 mila euro lordi all’anno e la stessa, per quella somma, si occupava di vicende che oggi sono conferite a professionisti esterni.
Per dovere di cronaca ricordiamo che il Comune di Cittaducale è stato assolto dall’accusa di mobbing e correttezza nella procedura seguita nell’emanazione della nuova organizzazione, ma condannato per quanto riguarda il demansionamento e a tal proposito riportiamo integralmente la sentenza emessa dal Tribunale di Rieti in funzione di giudice del lavoro (Rieti 27.7.2016 Il Giudice del Lavoro Dott.ssa Valentina Cacace):
– in parziale accoglimento del ricorso accerta e dichiara che la ricorrente è stata assoggettata a demansionamento nel periodo dal 1°.12.12 alla data della domanda e per l’effetto condanna il Comune di Cittaducale al risarcimento del danno non patrimoniale che liquida in euro 10.000,00 oltre interessi legali sulla somma devalutata al dicembre 2012 e poi sulla somma via via rivalutata dalla domanda giudiziale;
– compensa le spese di lite in ragione di un mezzo e condanna il Comune resistente al pagamento in favore della ricorrente del residuo mezzo, frazione che liquida in complessivi euro 2.125,00 di cui euro 225,00 per spese vive ed euro 1.900,00 compenso (di cui euro 440,00 per la fase di studio della controversia, euro 240,00 per la fase di introduzione del procedimento euro 680,00 per la fase istruttoria, euro 560,00 per la fase decisoria) oltre rimborso spese generali al 15%, Iva e Cap come per legge, con distrazione in favore del difensore dichiaratosi antistatario.