OOSS: CON LA NOMINA DI GIANANI LA SANITA' REATINA PUO' RIPARTIRE

ASL Rieti

“Dopo cinque mesi di reggenza, la Asl di Rieti, con la nomina di Rodolfo Gianani alla direzione generale, può finalmente ripartire per dare alla sanità reatina le risposte che i cittadini si aspettano.

Le O.O.S.S, nel formulare i migliori auguri di buon lavoro al nuovo manager, si aspettano l’apertura immediata di un confronto di merito sul sistema sanitario provinciale anche per arrivare insieme a proporre quelle modifiche indispensabili al Piano proposto senza le quali si impoverisce l’offerta sanitaria e si aggravano i disagi per i cittadini della provincia di Rieti.

Nel contempo, assistiamo attoniti all’ennesima forzatura dell’Ugl provinciale sulla sanità reatina.

Dopo mesi di tentennamenti, di messaggi impliciti ed espliciti sulle sorti dell’Azienda sanitaria locale il sindacato del segretario Marco Palmerini esce allo scoperto con la candidatura del segretario Ugl medici Maurizio Angeloni alla direzione sanitaria dell’Asl, attribuendosi di fatto un ruolo sino ad oggi assoggettato ad organismi di indirizzo diversi”. 

Questo è quanto dichiarano i segretari di Cgil, Cisl e Uil Tonino Pietrantoni, Bruno Pescetelli e Alberto Paolucci.  

“Prendiamo atto della nuova corrente di pensiero che, dopo aver fatto proseliti in Regione Lazio, dove pare, per ottenere incarichi apicali basta avere una tessera Ugl -sottolineano i sindacalisti- sta rivelandosi anche in provincia di Rieti. Verrebbe da dire, vista la situazione in cui versa la sanità locale: Ci mancava soltanto questo!  Quando si parla di sanità, di gestione degli strumenti in grado di erogare salute e servizi assistenziali a migliaia di cittadini, non basta avere la titolarità del CCN, né tanto meno essere commissario Ugl medici della Toscana. La speranza –concludono i segretari Pietrantoni, Pescetelli e Paolucci- è che le doti del segretario medici Angeloni, così bene evidenziate dall’Ugl provinciale, possano essere utilizzate sì, ma non per la direzione sanitaria dell’Asl, poiché, una sua eventuale nomina apicale, priverebbe per alcuni anni il mondo sindacale locale del suo prezioso contributo. 

Riguardo alle nomine e nello specifico, alla nomina del nuovo direttore sanitario, concludono i segretari di Cgil, Cisl e Uil- l’auspicio è che possa riguardare un professionista sensibile ai problemi dei cittadini e attento alle necessità degli operatori della sanità. Un dirigente  capace di proiettare la propria esperienza, magari diretta nella gestione ed organizzazione di servizi e strutture sanitarie e di affrontare con determinazione, il momento di sbandamento che  il settore sta vivendo”.