Il Monsignor Delio Lucarelli, Vescovo di Rieti, prende atto della nota diffusa il 4 novembre dal Partito dei Comunisti Italiani, sezione di Rieti, con la quale sono state fatte osservazioni circa il convegno promosso dall’ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro, diretto da don Valerio Shango.
Al convegno il Vescovo ha preso parte per porgere agli ospiti il saluto della Diocesi, che ha voluto recepire gli echi della 46^ settimana sociale dei cattolici italiani svoltasi a Reggio Calabria, per tentare di calarli nel contesto attuale reatino, con l’aiuto di tre esponenti del mondo politico, sindacale ed ecclesiale di livello nazionale.
Gli uffici e gli organismi diocesani non sono tenuti ad invitare tutte le “parti sociali” per rispettare una sorta di par condicio, perché il loro scopo è quello di leggere la realtà – e segnatamente l’attuale crisi economica, ma anche culturale e sociale – anzitutto nell’ottica evangelica e alla luce del magistero e della dottrina sociale della Chiesa.
Piuttosto, stupisce non poco il tono neppure troppo velatamente ironico e irrisorio, soprattutto nei confronti della persona del Vescovo, a cui non sembra siano corrisposte né proposte concrete realistiche e attuabili, né iniziative analoghe promosse dal Partito dei Comunisti Italiani, finalizzate ad approfondire le tematiche inerenti aspetti connessi con il lavoro e l’immigrazione, per i quali la comunità cristiana, per mezzo della Caritas diocesana e delle parrocchie, offre quotidianamente e da sempre aiuti fattivi e concreti, non solo economici.
Cionondimeno, l’ufficio diocesano per le comunicazioni sociali si dichiara disponibile ad ospitare il Presidente e il Segretario del Partito dei Comunisti Italiani di Rieti in una trasmissione televisiva, in cui possano esprimere le proprie riserve e le proprie proposte, come pure offre uno spazio sul settimanale diocesano “Frontiera”, molto conosciuto e diffuso, che tratta sempre tematiche attinenti anche alle aree di interesse del Partito dei Comunisti Italiani, attingendo da pensatori come Rodari e Pasolini, ad esempio, appartenenti a mondi non vicini al pensiero cattolico, ma con un anelito comune, condiviso e appassionato: quello dell’interesse per l’uomo, nella consapevolezza delle profonde radici cristiane del nostro contesto culturale, storico e sociale.
Il Segretario Generale della CISL Raffaele Bonanni, peraltro, ha parlato di partecipazione dei lavoratori alle decisioni e alle scelte degli indirizzi più idonei nel campo produttivo, di agevolazioni e sgravi fiscali per le fasce deboli e le famiglie, come pure per le realtà produttive, sempre più coartate dalla pressione fiscale.
L’Onorevole Alfredo Mantovano ha presentato alcune provocazioni relative alla sicurezza e ha cercato di sottoporre a critica alcuni luoghi comuni inerenti l’immigrazione e la discutibile politica delle istituzioni europee, anche in base ai dati rilevati dal Ministero dell’Interno.
Il Dott. Edoardo Patriarca ha riferito alcuni degli spunti emersi nell’assise di Reggio Calabria.
Il Vescovo, nell’augurarsi che l’infelice momento per l’economia nazionale e locale possa almeno affievolirsi nel prossimo futuro, confida in un maggior dialogo tra le varie realtà, ed anzi si offre di favorirlo, attraverso gli organismi diocesani, per il bene di tutti, soprattutto dei lavoratori.