Un episodio che lascia pensare, ma che soprattutto dovrebbe far riflettere.
La storia è quella di tre ragazzine di dodici e tredici anni che si trovano a dover affrontare i soliti litigi tra adolescenti scaturiti magari per invidie o parole mai chiarite. Se la storia fosse finita qui rientrerebbe in quello che normalmente accade tra coetanee.
Ma questa volta la vicenda è molto ha avuto un risvolto molto più drammatico con una delle tre finita in ospedale con frattura delle costole, lesione della milza ed emorragie interne provocate dai caldi con cui è stata colpita dopo che era caduta a terra. La vittima dell’aggressione frequenta la scuola media Ricci mentre le altre due sono di poco più grandi. I dissapori andavano avanti dall’inizio dell’anno scolastico e preoccupavano non poco anche i genitori della giovane picchiata tanto che si erano rivolti alla preside dell’istituto per cercare di risolvere la situazione.
A nulla è valso cambiare il numero di cellulare della ragazza che veniva tempestata di messaggi minatori da parte delle compagne. Le teppiste non si sono date per vinte e così hanno atteso la dodicenne all’uscita della scuola dove, dopo averla spinta a terra, hanno iniziato a colpirla con calci all’addome. La violenza dell’aggressione ha lasciato esterrefatti anche gli operatori del 118 e gli agenti che hanno soccorso la ragazza. In passato si erano già verificati episodi simili con uno studente, che però frequentava le superiori, aggredito su un autobus del Cotral mentre un altro, frequentante l’istituto reatino Duca degli Abruzzi era stato picchiato all’uscita da scuola.
Certamente casi isolati che rispetto alla media nazionale fanno ancora parlare di Rieti come un luogo tranquillo. Se si gratta però la patina superiore si vede, nonostante qualcuno insista ad affermare il contrario, che anche nella nostra realtà la situazione non è poi così rosea. E allora sarebbe il caso di intervenire per cercare di arginare un fenomeno che potrebbe dilagare senza più alcuna possibilità di fermarlo.