La Coop Italia ha presentato il prosciutto amatriciano del salumificio SA.NO. nell’ultima edizione dell’importante evento torinese.
L’edizione 2010 del Salone del Gusto di Torino è stata un’edizione particolare che ha avuto come obiettivo quello di mettere in evidenza i prodotti ponendo al centro dell’attenzione i territori di produzione.
Una metamorfosi che ha conquistato il grande apprezzamento di espositori e visitatori. Sono stati 200.000 i visitatori, il 30 per cento stranieri.
Sul fronte espositori i 620 della precedente edizione sono diventati 910.
Anche Rieti era rappresentata al Salone del Gusto di Torino, grazie a Coop Italia che ha voluto proporre al grande pubblico e agli operatori specializzati il prosciutto amatriciano Igp del Salumificio Sa.No. srl, azienda associata a Confindustria Rieti.
Così come al SIAL di Parigi, il prodotto ha riscosso successo e curiosità tra gli operatori professionisti grazie anche al riconoscimento di prodotto tipico tradizionale laziale ottenuto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. La denominazione Igp rappresenta un rilevante vantaggio per il territorio reatino, con ripercussioni sociali e ambientali positive. Può generare un trend positivo nei riguardi della diminuzione dell’occupazione nel settore agricolo ed un impatto concreto sulla sostenibilità ambientale. Una ulteriore possibilità per il territorio di farsi conoscere attraverso i prodotti alimentari.
Il successo della manifestazione ha confermato che il settore agroalimentare è strategico per l’Italia e dovrà diventare uno dei pilastri fondamentali dell’economia nazionale. Il rilancio dell’agricoltura italiana dovrà però passare anche attraverso il ritorno alla terra da parte delle nuove generazioni.
L’edizione 2010 ha sancito la definitiva fusione tra Salone del Gusto e Terra Madre. La continuità tra le due manifestazioni è stata confermata dalla grande partecipazione alle conferenze, in particolare quelle che hanno affrontato tematiche ambientali e sociali.
Salone del Gusto e Terra Madre rappresentano un appuntamento non solo con il mercato, ma anche con l’educazione alimentare, l’incontro ed il dialogo tra culture diverse.