RSU RITEL: LA CRISI FINANZIARIA DELL'AZIENDA E' QUASI ORMAI IRREVERSIBILE

Rsu Ritel Rieti

La vertenza RITEL è giunta ad un punto cruciale, legata essenzialmente alle iniziative/decisioni che verranno assunte il 29 Ottobre in sede di Ministero dello Sviluppo Economico.

Le RSU della Ritel sono seriamente preoccupate della situazione di stallo che è stata, ad arte, creata ed a fronte della quale senza risposte alle richieste, già effettuate in sede di tavolo provinciale il 21 ottobre, porterà l’azienda alla messa in stato di liquidazione, decisione che potrebbe assumere l’assemblea dei soci, nella riunione convocata per il 4 e 5 Novembre.

E’ necessario ribadire lo stato di pericolosità finanziaria in cui versa l’azienda, aggravatosi in modo quasi irreversibile, a seguito dell’atto di pignoramento presso terzi esercitato dalla società Arcobaleno, paralizzando di fatto le già precarie possibilità di individuare una soluzione industriale alla vertenza.

– A chi serve e per quale motivo è stato attivato questo intervento a gamba tesa?
– Di chi è la regia, la quale si sta adoperando affinché l’azienda vada sicuramente messa in liquidazione?
– Quali vantaggi ne deriveranno dal perseguimento di questa strada e a chi giova questo epilogo?
– Queste sono le domande che si stanno facendo i lavoratori, in attesa di qualche notizia che possa dipanare tali dubbi.

Dopo l’incontro tenutosi a palazzo Dosi con il Presidente della Provincia Melilli e l’On. Zezza, Assessore alle politiche del lavoro della Regione Lazio, dal quale era emerso un barlume di speranza sulle richieste effettuate dalle OO.SS e dalle RSU, il silenzio è venuto nuovamente a calare su questa vertenza, di cui si preoccupò per una soluzione, anche il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio  dei Ministri, On. Gianni Letta, in una delle tante visite fatte alla nostra città.

Queste perplessità sono alimentate dalla mancanza, sino ad oggi, di riscontri oggettivi sulle azioni necessarie, che devono essere effettuate sui soggetti chiamati a decidere sulla vertenza ed i cui esiti dovrebbero interessare il tavolo ministeriale convocato per il 29 Ottobre.

Tanto per essere chiari ricordiamo le richieste che le RSU Ritel avevano portato al tavolo provinciale, sintetizzabili in tre punti essenziali  e fondamentali per la sopravvivenza della Ritel:
1) Intervento della Politica Nazionale, della Regione e della Provincia affinché si faccia pressione su Arcobaleno per il ritiro del decreto ingiuntivo presso terzi, presentato in tribunale dalla stessa società..
2) Impegno da parte di Alcatel e Finmeccanica a sostenere, con le commesse necessarie, gli attuali livelli occupazionali della Ritel, al fine di garantire la  continuità produttiva aziendale ed evitare la messa in liquidazione della Società che potrebbe concretizzarsi il 4 e 5 Novembre. Ciò per lo stretto tempo necessario a realizzare il punto successivo.
3) Rapida definizione di un piano industriale, da realizzare con un nuovo assetto societario, attraverso l’ingresso di nuovi imprenditori, che dovranno ricostruire l’azienda con l’obiettivo di rilanciarla e strutturarla in modo da ridare impulso occupazione al nostro territorio.

Per queste richieste, continuiamo a chiedere con forza l’immediato intervento della Politica e delle Istituzioni, affinché si possa risolvere in maniera positiva e definitiva quella che, allo stato attuale della situazione, si prefigura come l’ennesima sciagura che potrebbe abbattersi sulla nostra provincia.
Passiamo quindi dalle parole ai fatti.

SALVIAMO LA RITEL, PATRIMONIO INDUSTRIALE ED OCCUPAZIONALE DELLA NOSTRA PROVINCIA!!