Non vogliamo lasciar cadere la polemica ”di una minoranza rumorosa” in relazione al problema dellla pianificazione del traffico della zona Madonna del Cuore, viabilità che assolutamente doveva essere in qualche maniera governata, ma che allo stato dei fatti, ha subito solo i provvedimenti dirigenziali che reputiamo assolutamente sporadici, non inquadrabili in una visione d’insieme della pianificazione della viabilità del quartiere e dettati da chi non vive la realtà locale, così come è già successo per altre zone della città tra cui Regina Pacis, Micioccoli, Villa Reatina, Piazza Tevere ecc…
E ci corre l’obbligo di riflettere anche sulla campagna per l’abbruttimento della città e delle periferie ad opera degli scempi perpetrati un pò ovunque, a pioggia (data la stagione); intendiamo parlare degli spartitraffico, lampeggianti e di vivaci colori, ma realizzati in modo da far rabbrividire (si tratta di una “emozione”, per chi non lo sapesse) cittadini, autisti (pubblici e privati), pedoni e commercianti fortemente penalizzati, mentre lascia senza emozioni chi non ha la patente o viaggia con l’autista.
Il buonsenso (senza voler aggiungere altro) vorrebbe che tali provvedimenti siano preceduti, quanto meno, da incontri con la cittadinanza, riportati e spiegati nelle opportune sedi politiche, come i consigli di circoscrizione.
Per non parlare poi del comportamento dei responsabili del corpo di vigilanza che, in modo impositivo, da un giorno all’altro, cambiano sensi di marcia, individuano zone inibite alla sosta, attraversamenti pedonali e quant’altro, dando l’impressione che il piano sia stato pensato (si fa per dire) solo per creare forte disagio negli abitanti (e non per ragioni di sicurezza, di cui non si fa mai menzione), i quali, esasperati da tali scelte scellerate, alla fine sono costretti ad attivare democratiche e civili forme di protesta.
I Vigilantes passano poi dalle parole ai fatti, facendo di Domenica notte, a tradimento, piovere raffiche di multe in strade di un quartiere squisitamente residenziale, dove il traffico è praticamente inesistente.
Considerando prioritariamente che le Istituzioni ed i loro rappresentanti dovrebbero essere al servizio della città nel suo complesso ed esercitare le proprie funzioni in modo dialettico e conciliativo e non punitivo con gli abitanti, c’è da rilevare che, a precise richieste inoltrate alla dirigenza, le relative risposte sono persino da censurare.
Se poi dovessimo pensare che l’azione gestionale del dirigente dovrebbe essere una logica e conseguente attivazione di scelte politiche, c’è da chiedersi nella fattispecie se la dirigenza agisca in nome e per conto proprio o se le scelte politiche siano assolutamente assenti (così come è assente l’assessore al telefono di servizio e non risponde ad SMS).
Mi auguro che, sia per le opere in atto che per le prossime scelte, si attivino tempi, modi e forme rispondenti ad un’azione democratica e rispettosa dei cittadini che già sono oberati da quelle tasse che consentono alla macchina amministrativa di andare avanti.
Pertanto chiediamo alla politica una risposta a tali problematiche ed in particolare se i dirigenti siano autorizzati, ed eventualmente da chi, a rilasciare interviste ad organi di stampa facendo dichiarazioni strettamente personali (“…le firme non mi emozionano -un modo educato per dire che cosa?) oltre che valutazioni fuori dalla propria competenza (“…maggioranza silenziosa, minoranza rumorosa…”) ed altresì esprimendo giudizi nei confronti dei cittadini (“… dopo venti giorni si abituano…. non è morto mai nessuno per un giro in più intorno al palazzo…”).