Sara e Gianni Donati sono morti abbracciati

Un’avaria al motore o un cedimento strutturale le cause più indiziate ad essere le colpevoli dell’impressionante impatto dell’ultraleggero guidato dall’imprenditore reatino 47enne Gianni Donati morto insieme alla figlia Sara, 16enne, venerdi scorso in zona Colle Aluffi. Si allontana quindi  l’ipotesi di un probabile malore di Gianni durante il volo.
Papà e figlia sono morti abbracciati, stretti in quel gesto di amore e sicurezza che si sono voluti scambiare sapendo come purtroppo sarebbe andata a finire. Questo è emerso dall’autopsia svolta domenica 12 giugno all’ospedale de Lellis di Rieti dall’anotomapologo Luigi Cipolloni.
Autopsia ancora non terminata e che darà sicuramente altre risposte. L’impatto è stato talmente violento da causare gravissimi danni a Gianni e a Sara.