Morte Mariangela Mancini, delitto non avvenuto nel bosco

Proseguono serrate le indagini per arrivare alla soluzione di un caso che ogni giorno di più si fa intricato e ricco di sfumature.
L’alone di mistero che avvolge la morte della 33enne Mariangela Mancini contiene in sè delle nuove informazioni al vaglio degli inquirenti.
In primis ci sono due incongruenze: la prima riguarda i vestiti che indossava Mariangela al momento del ritrovamento i quali  erano asciutti mentre nella zona la pioggia cadeva da ben due giorni, la seconda riportata da “La Vita in Diretta” riguarderebbe le dichiarazioni del centro di recupero per tossicodipendenti dove è ricoverato il ragazzo di 21 anni sospettato. Infatti nella prima dichiarazione l’entourage della casa famiglia avrebbe fatto presente che il giovane per due giorni, proprio quelli della scomparsa di Mariangela, si era allontanato dallo stabile. Poi nella seconda dichiarazione avvenuta successivamente la stessa struttura ha dichiarato che il ragazzo non si era mai mosso dal centro di recupero.
Oltre a questi dati c’è da tenere conto del fatto che sia il fratello della Mancini sia l’elicottero dei Vigili del Fuoco al loro passaggio nella zona boschiva non avevano visto nulla, mentre poco dopo in un nuovo sopralluogo è comparso il corpo senza vita della 33enne.
Dalla ricostruzione dei fatti sembrerebbe che il delitto non sia avvenuto nel bosco.
Tutti gli indumenti di Mariangela sono al vaglio degli inquirenti per essere analizzati dai RIS.