Noi della Uiltrasporti insieme alla Uil Cst a Rieti, le abbiamo percorse tutte le strade affinché si evitasse di peggiorare ulteriormente la mobilità quindi il trasporto pubblico nella nostra Provincia, tra manifestazioni, comunicati, sit-in e volantinaggio. Ci siamo permessi addirittura di avanzare proposte, a nulla è servito, in cambio abbiamo ricevuto solo silenzio assordante sia da destra che da sinistra, nessun politico locale si è degnato di prendere seria posizione data l’attuale drammatica situazione che giornalmente vivono i pendolari Reatini; come se la cosa non li riguardasse assolutamente.
Forse tra le Province o per meglio dire tra i territori della Regione Lazio il nostro è il più disastrato, penalizzato e abbandonato di tutti, sia dal punto di vista dei tagli che delle soppressioni di corse, per non parlare dei bus che come tutti sanno dopo le ultime vicende cadono proprio a pezzi, stiamo parlando dell’Azienda Cotral Spa per chi non avesse capito.
Forte, giusta e giustificata è stata in questi giorni l’ennesima protesta dei pendolari nel rivendicare il sacrosanto diritto di efficienza, qualità e soprattutto sicurezza nel viaggiare contro un’Azienda che nulla fa anzi..!Viaggiare tra Rieti e Roma è diventata un’odissea, sali e scendi tra autobus in panne e treni in ritardo, non si fa che aspettare, tra corse soppresse e corse improvvisate non previste dal cadenzato, si preferisce viaggiare con il mezzo proprio. Anche gli autisti sono sulla stessa barca, con l’aggiunta di qualche acciacco e responsabilità in più perciò vorrei spezzare una lancia anche a loro favore.
L’attuale Impianto Cotral di Rieti, dispone di un parco autobus di 43 mezzi, di cui 16 del 1990 (26 anni), 15 del 1997 (19 anni), 12 del 2004 (12 anni), con alle spalle da 1 milione a 2 milioni circa di km percorsi.
Per i 370, cioè quelli del 1990 (26 anni) è difficile anche reperire i pezzi di ricambio,di conseguenza la scarsa manutenzione dei mezzi,(sospensioni guaste, ammortizzatori rotti, guarnizioni deteriorate, fumi di scarico ed esalazioni del motore che entrano all’interno dell’abitacolo) unita alla scarsa manutenzione delle strade, (come tutti sappiamo diventate impraticabili tappezzate di buche, asfalto dissestato tra crepe dossi e avvallamenti), in più l’aumento dei carichi di lavoro; sono diventati un mix micidiale per la salute dei conducenti esposti già di per se a patologie e lesioni legate alla colonna vertebrale malattia per eccellenza di cui soffrono i conducenti di mezzi pesanti in condizioni normali. È evidente che siamo vicini al collasso totale, servono necessariamente mezzi nuovi ma la data di consegna sembra allontanarsi sempre di più.
Comunque a fronte di quanto sopra esposto noi siamo e saremo sempre vigili non ci arrendiamo anzi, non può e non deve sfuggirci di mano uno tra i problemi più importanti e prioritari come questo, alla base per la sopravvivenza ed il futuro della nostra Città e del nostro territorio.