In occasione della ricorrenza del Primo Maggio, l’Ufficio Problemi Sociali e Lavoro della diocesi di Rieti invita i lavoratori, i sindacati, i datori di lavoro e le associazioni di categoria, a sentirsi uniti dalla festa del lavoro. Un invito esteso anche ai disoccupati, ai quali rivolge auguri di speranza, di pace e soprattutto di fiducia nel Dio che guida la storia dell’umanità.
«Siamo consapevoli della difficoltà del momento – spiega don Valerio Shango, direttore dell’Ufficio pastorale. Nella nostra città continua a crescere il numero delle persone impaurite dalla prospettiva di perdere o non trovare lavoro. In tanti paiono rassegnati all’idea che nulla sia più come è stato finora: dignità, diritti, salute finiscono così in secondo piano».
«Ma proprio per questo – aggiunge il sacerdote – dobbiamo ricordare che il lavoro dà dignità alle donne e agli uomini. Chi ha il lavoro lo rispetti svolgendolo sempre con diligenza, come servizio da rendere al prossimo; chi dà il lavoro tenga sempre presente che il giusto profitto non deve mai andare a discapito delle persone; chi ha perso il lavoro o lo sta cercando non rinunci alla speranza e al coraggio. Puntando tutti insieme e con serietà sulla collaborazione, la solidarietà e il senso di comunità, la precarietà di questo periodo storico verrà superata. La Madonna, nostra Signora della speranza, veneratissima nel mese di maggio nelle nostre parrocchie, dia a ciascuno conforto e consolazione».