Si è conclusa martedì pomeriggio la prima parte del Progetto “A scuola come a casa”, organizzato e gestito dai docenti dell’I.I.S. Savoia di Rieti ed al quale hanno preso parte alunni della scuola diretta dalla preside Pitoni in simbiosi con i bambini della casa-famiglia Arcobaleno di Rieti .
“Questa iniziativa vuole testimoniare il forte e sempre coinvolgente impegno nel sociale che caratterizza le attività del nostro istituto – asserisce la Prof.ssa M.Rita Pitoni che è DS del Savoia – una scuola costantemente votata alla ricerca del contatto empatico con la realtà che ci circonda, nella quale viviamo e dalla quale non possiamo prescindere”.
Il Progetto “A scuola come a casa” – approvato e finanziato dal MIUR – ha avuto inizio circa tre mesi or sono ed ha coinvolto una ventina di alunni dei diversi corsi dell’Istituto Luigi di Savoia: il Tecnico-Agrario, il Commerciale, ma soprattutto il Socio-sanitario per la particolare attinenza del corso di studi con le attività proposte.
“La finalità del nostro intervento è stata quella di stimolare la vocazione sociale degli studenti ed accrescerne la partecipazione alle attività didattiche in una forma di peer-education e, cioè, di educazione “tra pari” – afferma la Prof.ssa Cristiana Rufini tra le responsabili del Progetto – ciò attraverso l’ineludibile coinvolgimento dei bambini della casa-famiglia Arcobaleno. I bimbi, 7 in tutto, di età compresa tra 2 e 10 anni, sono stati ospitati con frequenza settimanale e coinvolti dai nostri giovani in forma interattiva attraverso laboratori creativi per la realizzazione di burattini, drammatizzazione di storie, miniature con le foglie insieme ai docenti Carlo Bruno, Cecilia Maistrello e Ludovica Faraglia; abbiamo attivato la fattoria didattica con i nostri somari e con gli animali da cortile nonché i laboratori motori grazie all’impegno della docente Simonetta Tartaro”.
Il coinvolgimento della casa-famiglia Arcobaleno è stato reso possibile con l’interessamento della prof.ssa Colomba Trinchi che da sempre è molto impegnata nel sociale.
“Al fine di gestire questo Progetto il nostro istituto ha stipulato una convenzione con la Casa-famiglia Arcobaleno per il trasporto dei bambini da e per la scuola onde consentire l’effettuazione delle complesse attività programmate – dice il prof. Antonio Marconcini referente della bella iniziativa didattica – Il trasporto è stato gestito interamente con mezzi dell’Istituto ed ha impegnato i nostri valenti autisti. Ieri si è conclusa la prima fase delle attività che proseguiranno da subito e fino al termine delle lezioni con uscite didattiche mirate al coinvolgimento di studenti a rischio di marginalità e disagio”.
Alla manifestazione che ha concluso la prima parte di questa splendida iniziativa, tenutasi presso l’azienda agricola della scuola che ha sede nella zona dell’ex manicomio, hanno presenziato tutti i docenti e gli alunni coinvolti nel progetto, la preside Pitoni, gli operatori della casa-famiglia Arcobaleno, persino un ulteriore gruppo di bambini della casa-madre di Terni. I bimbi, sotto la guida degli studenti e con la supervisione dei professori hanno preso visione dell’incubatrice avicola e della cantina sociale come pure di tanti animali da cortile.