Il Tribunale Superiore delle Acque ha respinto il ricorso fatto da Acea Spa nei confronti della Provincia di Rieti e il Consorzio Acquedotto della Media Sabina in merito al rinnovo della concessione per l’utilizzo gratuito dell’acqua proveniente dalla sorgente Peschiera.
Nel maggio 2013 la Provincia ha riconosciuto ai Comuni del Consorzio della Media Sabina il diritto di usufruire gratuitamente dell’acqua proveniente dalla sorgente del Peschiera attraverso l’acquedotto Acea, per la quale a partire dal 1991 invece quei Comuni pagavano la multiutility romana per i 28,5 lt/s prelevati nel Comune di Salisano.
Il motivo del contendere risale alla fine degli anni ’80 in concomitanza della scadenza della prima concessione trentennale quando il Consorzio inoltrò alla Regione Lazio, titolare a quei tempi della competenza in materia, l’stanza del rinnovo senza avere risposta. A seguito del trasferimento delle competenze dalla Regione il Consorzio ha interessato la Provincia della questione e quest’ultima con determina dirigenziale del VI Settore n. 104 ha riconosciuto ai Comuni sabini la concessione gratuita per 28,5 lt/s da prelevare dall’acquedotto Acea a Salisano.
La decisione è stata contestata da Acea che ha impugnato la determina presso il Tribunale Superiore delle Acque che ha respinto il ricorso poiché “il provvedimento di rinnovo, in assenza di apprezzabili profili di novità, è adeguatamente motivato….mentre, in sede di fissazione della decorrenza, è stato preso ragionevolmente in considerazione il momento della presentazione dell’istanza di rinnovo onde evitare soluzioni di continuità nello svolgimento del rapporto”.
“Siamo molto soddisfatti di quanto stabilito in questa sentenza. E’ la dimostrazione che avevamo ragione e che la nostra battaglia era basata su solide motivazioni anche se in pochi ci credevano – commenta il sindaco di Montasola e presidente del Consorzio Acquedotto della Media Sabina, Vincenzo Leti – Mi preme ringraziare innanzitutto la struttura tecnica della Provincia che ha lavorato con impegno e competenza e cui va grande merito per questo risultato, un grazie anche tutti coloro che hanno aiutato il Consorzio della Media Sabina in questi anni a partire dall’associazione Postribù.
Adesso si apre un altro capitolo con la causa civile per cercare di recuperare le somme che abbiamo versato all’Acea dal 1991 che, insieme ai denari che i Comuni negli ultimi anni hanno accantonato, potranno servire a migliorare o fornire nuovi servizi alle nostre comunità”.