Il Comitato Piana Reatina continuando nella sua attività di stimolo e di collaborazione con gli Enti e le Istituzioni Locali e Regionali, il 29 marzo scorso una sua delegazione ha avuto un incontro con i Dirigenti del Consorzio di Bonifica Reatina per rappresentare ed affrontare, spiega il Presidente del Comitato Gianni Brunelli, le problematiche che investono i residenti della piana reatina in merito alla sicurezza del territorio, la manutenzione ordinaria e straordinaria dei corsi d’acqua (pulizia, taglio erba ect.), la difesa da esondazione (alla prima leggera pioggia parte della piana viene allagata) di tutto il reticolato idraulico e altri problemi tutti derivanti da un generale dissesto idrogeologico che insiste nell’intera piana. Altro importante aspetto evidenziato, è quello di garantire a tutti i coltivatori in modo particolare a quelle piccole aziende che stanno investendo su nuove tipologie di culture e per le quali l’elemento fondamentale, oltre al terreno fertile, è l’acqua, la continua disponibilità della stessa con puntuali e precisi interventi di manutenzione ordinaria/straordinaria e anche con la realizzazione di nuovi canali di irrigazione.
Dall’esame di queste problematiche è chiaramente emerso che il Consorzio non avendo la totale gestione dei corsi d’acqua, ma ad esempio, ha competenze solo sul fosso dei Bifolchi e sul fosso Cerroni, di conseguenza il problema idrogeologico investe anche altre Istituzioni quali la Regione Lazio (ARDIS) e il Comune di Rieti nonché anche i proprietari di beni immobili del comprensorio. Altro aspetto, molto contestato dai residenti in quanto non c’è percezione dei reali benefici degli interventi del consorzio, è quello del contributo obbligatorio previsto dal Regio Decreto n.215 del 1933 che stabilisce che nella spesa delle opere di competenza statale o regionale che non siano a totale carico dello Stato sono tenuti a contribuire i proprietari degli immobili del comprensorio che traggono beneficio dalla bonifica. E’ una tassa odiata e contestata anche perché c’è una evasione di circa il 15/20%, somme che per problemi burocratici il Consorzio, Ente di riscossione, non riesce al momento a recuperare.
Il Presidente del Consorzio Adriano Tarani ha precisato che i recenti e sostanziali cambiamenti riguardante l’Ente, hanno dato già ottimi risultati e consentiranno allo stesso, in collaborazione sia con i residenti che con le altre Istituzioni che insistono nella piana reatina, di garantire la manutenzione e la gestione degli impianti e della rete idraulica di bonifica (circa 230 Km. di canali e di fossi) nonché l’esercizio e la manutenzione dell’irrigazione nei distretti della piana reatina. Lavori che saranno eseguiti anche con l’acquisto di nuovi mezzi e attrezzature.
Il Presidente del Comitato Gianni Brunelli spiega: “l’incontro è stato molto proficuo ed interessante, in quanto oltre ad aver chiarito aspetti sconosciuti alla maggior parte dei residenti, ha evidenziato l’impegno e l’attenzione che il Consorzio intende riservare alla piana reatina, mantenendo fede agli impegni istituzionali nonché alla realizzazione di nuovi impianti/canali di irrigazione e sistemi di sollevamento delle acque. L’attuale Dirigenza del Consorzio è ambiziosa, e questo non può che farci piacere. Vedremo! Il Comitato intende essere un punto di raccordo tra i residenti e il Consorzio e per questo programmeremo anche specifici incontri”.